mercoledì 16 febbraio 2011

Ad Alessandri​a gigantesco raduno della gioventù egiziana per porre la domanda di stabilità e di correttezza, posta al Consiglio Militare

da Alessandria d'Egitto Michel Upmann

mentre stamattina vedo il mar mediterraneo e penso che al di là di questo mare azzurro c'è l'Italia e l'Europa, una moltitudine di giovani, giovani organizzati provenienti non solo da Alessandria ma anche dal cairo e dalle più grandi città Egiziane si sono ritrovati in una marcia silenziosa lungo la cornice stupenda di Alessandria di Egitto, per la prima volta (presumo) alle otto del mattino si sono ritrovati almeno in 50.000 davanti alla biblioteca di Alessandria e la cosa impressionante è che la conclusione di questa lingua di gente arrivava al mare (8km) sulla spiaggia di Gilliam, mentre gli ultimi lasciavano Alessandria.
Hanno detto in un comunicato stampa e Zaaoh, durante la marcia, che è ora il momento e l'opportunità per costruire il lavoro di squadra e la cooperazione tra gli egiziani e chi li guuarda da fuori, al fine di aumentare la produzione, la ricostruzione e la creatività e per essere dei "Masrahassan" "un paese nel mondo".
Un appello è giunto da questi giovani al popolo egiziano, al Consiglio Militare, guardare davanti e seguire delle regole, regole semplici, non gettare immondizie per strada, rispettare le regole del traffico, non corrompere, non accettare la corruzzione, denunciare, denuncia il clientelismo, aumentare la produzione in ogni settore, usando sempre e comunque "dolcezza e rispetto".
Una bella partenza, ma esistono i vecchi dinosauri, riusciranno i nostri giovani egiziani a fare l'egitto visto che ancora  non c'è nè lo stato nè il popolo formato?.

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