lunedì 28 maggio 2012

UNA LOTTA INTESTINA TRA FAZIONI. TORBIDE MANOVRE MASSONICHE IN VATICANO CHE PARTONO DALLE DIOCESI


UNA LOTTA INTESTINA TRA FAZIONI. TORBIDE MANOVRE MASSONICHE IN VATICANO CHE PARTONO DALLE DIOCESI




Benedetto XVI ha scritto con particolare attenzione l'omelia di oggi. Pentecoste significa «dialogo e comunione» e si contrappone alla «confusione di Babele che insidia sempre la società e la Chiesa», rifletteva ieri padre Lombardi su Radio Vaticana. Lunedì, rivolto ai cardinali, il Papa aveva parlato del combattimento della Chiesa «militante» che lotta per il bene e contro il male, ha ricordato il portavoce vaticano: «Sant'Ignazio di Loyola, con immagini diverse, ci dice la stessa cosa: dobbiamo scegliere se stare sotto la bandiera del demonio o sotto quella di Gesù». Morale: «Sotto la prima bandiera ci si arruola cercando la ricchezza, l'onore vano, la superbia, e di qui tutti gli altri vizi; sotto quella di Gesù amando la povertà - spirituale e materiale -, le umiliazioni, l'umiltà, e di qui tutte le altre virtù. Chiaro, no? Attuale, non è vero?». Ma il vero scandalo parte dalle Diocesi locali, che capeggiate da vescovi ribelli, che vogliono fare le loro "sporche" manovre di interessi, affari e di coprire, preti pedofili, preti che hanno figli illegittimi e coprire anche in molti casi anche relazioni sentimentali di Vescovi con donne tenute nascoste da anni. Se questa è la Chiesa Locale, il popolo si dovrebbe ribellare, si dovrebbe astenersi dall'entrare nelle chiese e chiedere a Roma un serio intervento. Il Santo Padre è a conoscenza di queste cose è sta cercando di fare pulizia, la chiesa è al bivio, ed anche noi non dobbiamo stare ad un lato solo ad osservare ma dobbiamo dargli una mano, aiutandolo.
Il cardinal Romeo, arcivescovo di Palermo, ha smentito la storia del Papa morente tra un anno. Una versione, francamente piena di autentiche farneticazioni e poco credibile. Non si capisce il motivo per il quale il cardinal Romeo, avrebbe dovuto passare le carte ad un amico del cardinal Castrillon Hoyos per poi informare il Papa. Avrebbe potuto farlo da solo o con i canali previsti, Segreteria di Stato. In ogni caso, il documento che è alla base di questo pasticcio, è autentico e reca il timbro per ricevuta della Segreteria di Stato, dunque è fuggito dai Sacri Palazzi per terminare la corsa sul giornale. Sono ormai tre i documenti sfuggiti dalla Santa Sede: la lettera di Monsignor Viganò, il documento sullo Ior, e quest'ultima patacca. Insomma, bisogna chiedersi che cosa stia accadendo nel Palazzo Apostolico. Crediamo che siano in atto torbide manovre massoniche per fare fuori il Segretario di Stato e rendere difficile la vita anche al Papa, ... il tutto in preparazione di un prossimo conclave. Sia come sia, sta di fatto che le Sacre Stanze (i documenti non finiscono da soli alla stampa) stanno dando all'esterno una pessima immagine e forse uno scandalo.
Il clima è surreale, perché la Città del Vaticano è un modo piccolo e nei suoi 44 ettari si conoscono tutti, guardie e (sospetti) ladri. Ieri si è aperta l'«istruttoria formale», condotta dal giudice istruttore Piero Antonio Bonnet mentre la commissione cardinalizia voluta dal Papa e la Gendarmeria proseguono le indagini. Si verificano tabulati telefonici, email, intercettazioni e, cosa notevole, conti bancari. Posto che il maggiordomo non abbia agito da solo, «il problema è capire se lo ha fatto per soldi, per rancore, perché legato a un "gruppo ideologico" magari avverso al cardinale Bertone o altro», si riflette.
Non ci si rende conto che da queste manovre chi esce sconfitta è solo la Chiesa e la sua credibilità. Ma, a quanto pare, alle gole profonde questo poco importa.
Non resta che pregare per questa Chiesa e per il Papa.
Santità, faccia pulizia e usi la ramazza.

sabato 26 maggio 2012


Lefebvriani, Fellay:" L'esito è incerto. Aspettiamo la decisione del Papa" e gli altri tradizionalisti si accodano...


Lefebvriani
LEFEBVRIANI

Secondo i molti tradizionalisti "si è scatenato il diavolo e modernisti e progressisti non ci vogliono".



L'esito non è certo, ma il Papa, nelle prossime settimane o nei prossimi giorni, potrebbe prendere "direttamente" la decisione di reintegrare la componente lefebvriana nella Chiesa cattolica, secondo il superiore Bernard Fellay.


Il vescovo ha tenuto due omelie in Austria, nei giorni scorsi, e oggi i siti tradizionalisti riportano i passaggi dedicati all'intricato negoziato con il Vaticano. Il ritorno in seno alla Chiesa "è molto controversa nella Chiesa", ha affermato Bernard Fellay a Vienna domenica scorsa. "Posso assicurarvelo: è la volontà del Papa. Non se ne può dubitare. Ma sicuramente non è la volontà di tutti nella Chiesa".

Per il successore di Lefebvre, "la realizzazione di questa volontà dipende da termini che non sono ancora molto chiari. Alcuni punti rimangono oscuri. E' possibile che nei giorni o nelle settimane prossime - è difficile stabilire una data - il Papa prenda direttamente una decisione non solo sui Lefebvriani ma anche dei tanti altri gruppi.

Può darsi che rinvii il dossier alla congregazione per la Dottrina della fede". Fellay avverte: "Non bisogna pensare che le cose saranno facili dopo. Per riprendere le parole del Papa che descrivono molto bene la situazione: "So che sarebbe più facile per la Fraternità e per me lasciare la situazione com'è". Ciò descrive bene la situazione e mostra anche che il Papa è consapevole che sarà attaccato quando lo farà. E anche che la situazione non sarà facile per noi. 

che ciò che verrà fuori da questa situazione sarà: con Roma o contro Roma. In entrambi i casi, sarà difficile", ma comunque voglio dire a tutti i gruppi "tradizionalisti" che potremmo unirci e saremmo milioni di fedeli. La tradizione va e deve essere rispettata. Decine i vescovi modernisti che pensano solo al denaro, alle avventure personali, a voli pindarici tra affari e sesso. Vogliamo una Chiesa nuova, un ritorno alla tradizione. Se siamo contro Roma siamo sempre con Dio.


In una distinta omelia a Salisburgo, nel giorno dell'Ascensione (17 maggio), monsignor Fellay ha precisato: "Abbiamo bisogno di essere sicuri che potremo continuare a fare quello che abbiamo sempre fatto finora. E da questo punto di vista alcune cose non sono ancora chiare". Ma "si è scatenato il diavolo. Ed è dappertutto. Nella stessa fraternità, in tutta la Chiesa. Ci sono persone che veramente non ci vogliono. Sono i modernisti, i progressisti".

lunedì 21 maggio 2012

MONSIGNOR ETTORE ROVATTI: DALLE ROVINE DELLE CHIESE ALLE OSTIE SCOMPARSE.


Dopo il disastroso evento sismico molti, compreso Sgarbi, oggi su SKYTG24 ha dichiarato "...che sembra che un evento sovrannaturale abbia colpito solo le chiese di Finale Emilia". Monsignor Ettore Rovatti già conosciuto alla cronaca tra il 2000/2004 per aver fatto parte ed appoggiato la "cricca" dei Preti Pedofili di Finale Emilia, ma estimatore  e promotore delle opere ecclesiastiche, le sue Chiese sembrano essere implose, forse perchè alla fine una giustizia "divina " esiste. La sera prima dell'evento lui chiama delle famiglie di Finale Emilia e dichiara che le famose "suore" a cui lui gli ha dato la caccia (perchè sapevano) stanno soccombendo, invece stanno benissimo (godono di ottima salute e sono pronte alla morte per la Vergine Maria e per Gesù Cristo). Al contrario invece questi squallidi personaggi, marci dentro che, cercano di coprire il tutto, da tutto e per tutti, non credono neanche più a loro stessi.  Alcuni giorni prima  sono state sottratte le Ostie Sacre dalla Chiesa della Madonna del Rosario, Lui il Monsignore Rovatti, non ha denunciato la cosa, non ha fatto neanche una Messa in riparazione; sono i nuovi preti NewAge, dove valgono le cenette a Fiesole, le frequentazioni con donne e tutto il resto, magari anche qualche figlio in giro... che si risponda alle genti, ai fedeli, il perchè non si è detto delle Ostie trafugate? Tra le macerie delle Chiese, una Chiesa in particolare, quella del Santuario degli Obici lascia un segno forte...l'altare si è spezzato a metà, un segno divino?  ...