mercoledì 31 ottobre 2012

Scandalosa Grecia, arrestato un reporter smaschera i super-evasori:


Scandalosa Grecia, arrestato un reporter smaschera i super-evasori: 



L’ha fatta franca il deputato neo-nazista che prese a cazzotti una collega comunista in diretta tv, mentre le manette sono scattate per il giornalista che ha osato pubblicare la lista dei duemila super-evasori greci. Tra questi, figurano tre ex ministri, l’attuale presidente del Parlamento, molti funzionari pubblici, diversi uomini d’affari ellenici e giornalisti, nonché un importante consigliere dell’attuale premier Antonis Samaras e lo stesso leader del partito di governo “Nea Dimokratia”. Kostas Vaxevanis, direttore della rivista “Ad Hoc”, è finito in carcere poche ore dopo la diffusione dell’elenco di 2.059 presunti evasori fiscali, accusati di possedere conti in Svizzera. E dire che quella lista, spiega Marco Santopadre su “Contropiano”, era stata trasmessa nel 2010 al governo ellenico dall’allora ministro delle finanze francese Christine Lagarde, «oggi odiata direttrice dell’Fmi».
E la copia originale del documento? Secondo Atene sarebbe “sparita”. «Il governo greco – aggiunge “Contropiano” – ha infatti “richiesto” alcuni giorni Kostas Vaxevanisfa alla Francia di inviare di nuovo il documento», ottenuto due anni fa nell’ambito dell’inchiesta sulle rivelazioni di un ex dipendente della banca svizzera Hsbc. Atene attende una “risposta” da Parigi. In realtà, afferma Santopadre, la polizia ellenica aveva ottenuto i dati già il 2 ottobre, ma il ministero delle finanze di Atene li aveva chiesti di nuovo perché i dati erano stati ottenuti illegalmente dalla fonte originale e dunque il loro utilizzo sarebbe statoanalogo allo spionaggio industriale. Poi, però, l’indignazione popolare «scatenata dalle melina del governo» ha di fatto obbligato il ministro Yannis Sturnaras a darsi da fare. Lo stesso Sturnaras, che sostiene di aver “appreso dai giornali” l’esistenza di quel file, aveva dovuto lanciare una ricerca che ha visto coinvolti anche i servizi segreti per rimettere le mani sul dossier incriminato, dopo che anche la Corte Suprema aveva confermato che i dati provenivano «da un rappresentante ufficiale di uno Stato per via diplomatica», e dunque potevano essere usati senza problemi.
«La stampa ellenica – riferisce “Contropiano” – non ha risparmiato il veleno sulla classe dirigente, affermando che tutti, nel governo attuale e in quelli precedenti, conoscevano benissimo le identità degli evasori e che semplicemente hanno fatto di tutto per non perseguirli». E non si parla di pochi spiccioli: a luglio, lo stesso ministero delle finanze aveva indicato come negli ultimi due anni oltre 16 miliardi di euro siano stati esportati fuori dal paese, il 10% verso la Svizzera. Fatto che sta il giornalista, reo di aver fatto il suo dovere, è stato arrestato per “violazione della privacy”. Secondo l’accusa, «ha pubblicato una lista di nomi senza permesso», e inoltre «non c’è prova che quelle persone abbiano violato la legge», sostengono i magistrati, su cui piovono i fulmini dell’opinione pubblica e del sindacato giornalisti ellenico. Rilasciato in vista dell’udienza, Vaxevanis difende il suo il suo operato in un video-messaggio diffuso su Internet: «Non ho fatto altro che quello che ogni giornalista è obbligato a fare: ho rivelato la verità che stavano nascondendo. Invece di arrestare gli evasori, cercano di arrestare la verità e la libertà di stampa».

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