sabato 7 gennaio 2012

Cina. Arrestati trafficanti di 'spose fantasma Fantasmi & infestazioni

Cina. Arrestati trafficanti di 'spose fantasma Fantasmi & infestazioni


Le donne cinesi valgono più da morte che da vive; le autorità della provincia nord-orientale di Yanchuan hanno infatti sgominato una banda di criminali che uccideva le donne e rivendeva i loro cadaveri alle famiglie in lutto per la morte di un figlio scapolo, desiderose di rendergli felice la vita dell'aldilà. Si tratta di una pratica diffusa soprattutto nelle aree rurali del paese, scrive oggi il Times, per cui le famiglie in lutto cercano di procurarsi il cadavere di una donna da seppellire accanto al proprio figlio, dopo aver celebrato il rito matrimoniale per i due defunti. "Siamo stati fortunati a scoprire la vicenda in tempo - ha detto il capo della polizia provinciale, Zhang Yanjun - altrimenti non so quante donne sarebbero state uccise. Queste persone credevano di aver trovato il modo di far soldi facilmente". Il culto dei morti è molto diffuso in Cina. I cinesi ritengono che lo spirito dei defunti abbia una vita nell'aldilà, per cui durante il rito funebre la famiglia dà alle fiamme denaro, modelli di case, di automobili e di altri oggetti di lusso che ritengono possano essere loro utili nella loro nuova vita.
Molti ritengono che una vita da single non sia completa, favorendo così la pratica nota con il nome di 'Minghun', che prevede la sepoltura di giovani donne accanto al corpo dell'uomo morto scapolo. I genitori della donna morta spesso ricevono una somma di denaro come ricompensa per la dote che non hanno ottenuto durante la sua vita.
Le autorità hanno cercato di bandire tale pratica, in uso dai tempi della dinastia Zhou (1122-256 prima di Cristo), vietata anche nel Libro dei riti, che descrive le pratiche religiose dall'VIII al V secolo prima di Cristo.
Tuttavia, il rito Minghin continua a essere praticato soprattutto nelle zone rurali del nord del paese.

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