mercoledì 12 dicembre 2012

PARLIAMO DI SETTE: I GRUPPI DI CROWLEY






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I GRUPPI DI CROWLEY



Fra le grandi correnti o sistemi di magia cerimoniale a diffusione internazionale, e con presenze significative anche in Italia, va senza dubbio catalogato il vasto filone che si riferisce al lascito dottrinale e organizzativo del controverso magista anglosassone Aleister Crowley (1875-1947).
Allevato nella più rigorosa ortodossia fondamentalista dei Fratelli stretti darbisti, il giovane Edward Alexander (questo il suo nome di battesimo) abbandona negli anni della gioventù il severo cristianesimo familiare, per interessarsi presto – oltre alle passioni per le escursioni alpinistiche e le attività artistiche e letterarie, ambiti nei quali dimostra un originale talento, unito alla sua inconfondibile stravaganza e anti-conformismo scandaloso e trasgressivo – alle dottrine occulte. Così, dopo l’esperienza maturata nell’Hermetic Order of the Golden Dawn (di cui Crowley fonda peraltro una derivazione, l’A.∙.A.∙., il cui vero significato delle iniziali si ritiene debba rimanere riservato, anche se è invalso l’uso di scioglierle in Argenteum Astrum, Astrum Argentinum o Argon Astron), nella quale Alan Bennett (1872-1923) lo erudisce su molte tecniche magiche e nozioni di dottrine orientali, nel 1904 Crowley riceve al Cairo, per via di evocazione medianica, un “libro che spiega l’Universo”, il Libro della Legge, rivelatogli da un essere preternaturale che gli si presenta come l’angelo Aiwass, messaggero delle forze che guidano il mondo.
Il Libro della Legge, vera cifra dottrinale del successivo sistema crowleyano, annuncia l’avvento di una nuova epoca – l’eone di Horus, in sostituzione del precedente eone di Osiride, che era caratterizzato dall’adorazione di “divinità morenti” e basato su uno stile di vita di impronta patriarcale –, contraddistinta dalla “Legge di Thelema”, riassunta nel codice di condotta “Fai ciò che vuoi sarà tutta la Legge” e “Amore è la legge, amore sotto la Volontà”. Nel 1911 (o nel 1909, la data non è certa), Aleister Crowley entra finalmente in contatto con l’Ordo Templi Orientis, movimento fondato nel 1906 da Theodor Reuss (1855-1923), e da questi dichiarato quale filiazione templare e “cerchia interna” delle varie “massonerie di frangia” da lui dirette. 
L’Ordo Templi Orientis si contraddistingue mediante l’elaborazione di un sistema di magia sessuale, che affonda le sue radici nella trasmissione degli insegnamenti basati sul tantrismo dell’austriaco Carl Kellner (1850-1905), il quale durante i suoi viaggi in Oriente sarebbe entrato in contatto con tre “adepti” (un sufi, Soliman ben Aifa, e due tantristi, Bhima Sena Pratapa e Sri Mahatma Agamya Paramahamsa), oltre che con l’organizzazione Hermetic Brotherhood of Light. Per tracciare solo una breve panoramica dell’interesse che l’O.T.O. ha generato nel mondo occultista – però indicativa dell’autentica selva di nomi e sigle, caratteristica dell’intero milieu magico –, sarà sufficiente fare accenno ad alcuni membri importanti che ne hanno fatto parte, alcuni con un impegno attivo e altri solo “sulla carta”: Harvey Spencer Lewis (1883-1939), fondatore dell’ordine rosacrociano AMORC; Gérard Encausse (“Papus”, 1865-1916), che abbiamo incontrato nella sezione sulmartinismo; Arnoldo Krumm-Heller (“Frater Huiracocha”, 1876-1949), già citato in tema diChiese gnostiche; John Yarker (1883-1913), figura di spicco delle “massonerie di frangia” e membro importante anche nella massoneria “regolare”, iniziato a diversi riti templari e inoltre al Rito di Heredom, al Rito Scozzese Antico e Accettato 33° (peraltro nella controversa versione detta Cerneau), al Rito Antico e Primitivo di Memphis 97°, al Rito Orientale Antico di Mizraim 90° e al Rito di Swedenborg, per un certo periodo uno dei capi della Societas Rosicruciana in Anglia – fondata fra il 1865 e il 1866 da Robert Wentworth Little (1840-1878) –, nonché membro dell’Ordine Martinista, della Società Teosofica e della massoneria mista detta Co-Massoneria.
Benché Crowley conduca le sue attività in nome dell’O.T.O. (in cui – dichiara – è del resto confluita la regolarità di un ventina di filiazioni iniziatiche, dal rito massonico di Memphis e Misraim al Sat B’hai, fino al martinismo e alla Chiesa Gnostica), egli non frequenta molto Reuss. Nel 1914 si trasferisce negli Stati Uniti, e vi si trova ancora nel 1917 quando Reuss organizza sul celebre Monte Verità, presso Ascona, in Svizzera, un “congresso antinazionalista” con l’intenzione di riunire (non senza propagandare 1’O.T.O.), conformemente alla tradizione del luogo che lo ospitava, teosofi, vegetariani, occultisti e pacifisti sotto la bandiera del rifiuto del nazionalismo e della guerra.
Nella geografia sacra dei movimenti magici in genere, Monte Verità ha tutti i requisiti per essere considerato il santuario principale. Nasce nei primi anni del XX secolo come colonia vegetariana e naturista (nudista) per opera di Henri Oedenkoven (1875-1935) e di Ida Hoffmann (1864-1926), e comincia ben presto ad attirare anarchici, teorici del “ritorno alla natura”, teosofi, occultisti e seguaci del movimento della “riforma di vita” (Lebensreform). Nel 1920 Crowley torna in Europa e fonda a Cefalù, in Sicilia, la famosa “Abbazia di Thelema”, che diventa famosa in tutto il mondo e famigerata sulla stampa inglese. I giornali si scatenano particolarmente contro la comunità “thelemita” dopo la pubblicazione di un libro di Crowley sulla droga (che racconta in realtà la sua disintossicazione, ma che è accusato di essere stato scritto per difendere la droga mentre si finge di criticarla) e le proteste della moglie di uno dei “monaci”, Raoul Loveday, che era morto di malattia nella comunità il 16 febbraio 1923. Il nuovo Stato fascista decide così di espellere Crowley dall’Italia; l’Abbazia – senza il suo capo – continua a esistere fino al 1924, anno in cui è chiusa (l’edificio esiste tuttora, ma è in cattive condizioni e c’è chi chiede un suo possibile restauro per trasformarlo in museo).
Nel 1923 era morto anche Reuss, che dopo un attacco di cuore nel 1922 aveva già rinunciato alla sua carica di superiore dell’O.T.O. in favore (secondo alcune testimonianze, che altri però contestano) dello stesso Crowley. Non tutti i membri dell’O.T.O. di lingua tedesca accettano tuttavia Crowley, che nel 1925 deve recarsi in Germania per affermare la sua autorità. Se non può evitare qualche scisma, Crowley acquisisce l’amicizia e il sostegno di Karl Germer (1885-1962) che si rivela anche un prezioso finanziatore. Può così dedicarsi a mettere per iscritto il suo insegnamento (Magick, una delle sue opere principali, è pubblicata nel 1929). Dopo un suicidio annunciato (ma non veramente tentato) nel 1930 in Portogallo, Crowley si stabilisce definitivamente nel 1932 in Inghilterra, dove è ancora vittima di tanto in tanto degli attacchi della stampa scandalistica, ai quali cerca di reagire anche con un processo per diffamazione: ma il giudice, scandalizzato dalle sue opere, rincara piuttosto la dose nei confronti del profeta di Thelema. Se si eccettuano queste polemiche, il vecchio mago vive abbastanza tranquillamente, venerato da pochi ma ferventi discepoli, fino alla morte che lo coglie il 1° dicembre 1947. Il funerale a Brighton – secondo un rituale da lui stesso predisposto – solleva un ultimo scandalo.
Si può proporre a questo punto una sintesi dei rituali e delle istruzioni segrete dei vari gradi dell’O.T.O. cosi come Crowley (sviluppando i primi schemi di Reuss, che giudicava “del piu grande valore quanto al segreto centrale, ma altrimenti molto inferiori”) li ha elaborati. Crowley stesso ci ha lasciato nell’autobiografia un riassunto degli scopi e delle caratteristiche dei gradi dell’O.T.O., lasciando tuttavia in ombra il contenuto del “segreto”. I primi quattro gradi rivelano l’influenza della massoneria – regolare e “di frangia” – e della Golden Dawn, e illustrano in generale “l’universo e le relazioni con esso della vita umana” mostrando a ogni uomo “come adattare al meglio la sua vita al cosmos e sviluppare le sue facoltà in modo da ottenere il massimo vantaggio”.
L’uomo è presentato come uno spirito libero ed eterno che sceglie di entrare in una particolare relazione con il sistema solare, incarnandosi e assumendo così (lo sappia o no) lo scopo di mostrare la sua “divinità” in ogni azione. Liberato dalla “ossessione della personalità” dalla morte, è “riassorbito nell’infinità”; ma questo “annullamento assoluto” – facendo entrare in gioco la categoria del tempo – può anche essere “punto di partenza per una nuova avventura dello stesso tipo” tramite la reincarnazione. Molte idee generali vengono dalla Golden Dawn; ma quella che è specifica dei vari “libri sacri” con cui l’adepto dell’O.T.O. entra in contatto è una polemica anticristiana a tratti di particolare virulenza. Non è in contraddizione con queste invettive il fatto che siano talora utilizzati anche termini e simboli apparentemente cristiani giacché, secondo lo schema del Libro della Legge, il nuovo eone di Horus invera in sé (nello stesso momento in cui li nega) gli eoni precedenti di Iside (il matriarcato) e di Osiride (la civiltà patriarcale, il cui tipo è il cristianesimo). L’opposizione al cristianesimo non può che essere radicale se ci troviamo in un nuovo eone in cui, insegna ilLibro della Legge, “la parola del peccato, restrizione” non ha più ragione di esistere e “fa’ ciò che vuoi” diventa “tutta la Legge”. Questo non significa – lo ricorda lo stesso Libro della Legge (II, 5) – che fra i rituali del vecchio eone non ve ne siano di “buoni” che devono soltanto essere purgati dal “profeta”: cioè da Crowley, che quindi può – senza sentirsi in contraddizione con il suo proclamato odio per il cristianesimo – utilizzare simboli cristiani e perfino prendere le distanze dalla critica razionalista dei Vangeli.
Non di rado sembra che il rifiuto delle religioni si spinga fino all’ateismo: “Tu non sei crowleyano – proclama la prefazione dell’opera anticristiana La tragedia del mondo – finché non sei capace di dire con fervore: ‘Sì, grazie a Dio sono un ateo’”. Ma in realtà la categoria dell’ateismo si applica male a Crowley, e anche nell’espressione che si è appena citata le parole “grazie a Dio” non sono soltanto ironiche. Il sistema di Crowley è pieno di spiriti e di divinità: nel Libro della Legge si parla subito (I, 1) di Hadit (il movimento) e Nuit (la materia); successivamente (I, 7) è rivelato il figlio degli dei primevi, Arpocrate, il “Sé piu Alto” (o il Santo Angelo Custode) dell’uomo, che – quando da silenzioso si rivela, tramite il suo messaggero Aiwass, e diventa “trionfante” – assume la forma del gemello di Arpocrate, Ra-Hoor-Kuit. È vero, d’altro canto, che il “Sé superiore” è, scrive Crowley, “quasi l’inconscio di Freud”: ma se si considera che l’uomo è circondato da spiriti della natura, “elementali” e spiriti “familiari” che può mettere al suo servizio non si può non concludere che l’ateismo crowleyano è davvero pieno di dei.
Affermazioni come “non c’è altro dio che l’uomo” coesistono con l’“istruzione segreta” del settimo grado (De natura deorum) secondo cui “nel Macrocosmo c’è un solo dio, il Sole” e “nel Microcosmo, che è l’Uomo, il vice-reggente del Sole, il solo datore della vita, è il Fallo”, che è nello stesso tempo “la base fisiologica dell’Anima Superiore”. Dopo che l’adepto dell’O.T.O. ha imparato a rifiutare il senso del peccato e della restrizione e si è iniziato alla Legge e alla ricerca della sua vera volontà – sempre unica perché “ogni uomo e ogni donna è una stella” – può dapprima prepararsi e quindi (a partire dal settimo grado) essere veramente introdotto al “segreto dei segreti” che è la magia sessuale, a sua volta preparata dallo yoga e dalla familiarità con gli strumenti della magia cerimoniale classica, in gran parte ereditati dalla Golden Dawn.
Nell’ottavo grado si è iniziati ai “matrimoni segreti fra gli dei e gli uomini”, frutto di una tecnica autosessuale che distingue fra “grandi matrimoni” e “piccoli matrimoni”. Le istruzioni per l’ottavo grado comprendono una severa messa in guardia contro l’uso casuale o banale della sessualità, e una descrizione di sedici categorie di “immagini sacre” che dovrebbero trovarsi nella camera dell’adepto. Il vertice del sistema dell’O.T.O. è costituito dal nono grado, cui corrisponde l’istruzione segreta chiamata Liber Agapé, che va letta insieme con il commento scritto da Crowley stesso e intitolato De Arte Magica. Qui si rivela il segreto dell’O.T.O. che, secondo Crowley, sarebbe insieme il segreto degli alchimisti, delle massonerie e anche del cristianesimo esoterico (che lo avrebbe velato sotto il dogma eucaristico). Dopo essersi preparato con un digiuno (che tuttavia non esclude l’uso di alcool e di certe droghe) l’adepto dell’O.T.O. celebra il “sacrificio dell’eucarestia” – di cui una delle possibili versioni è appunto la messa della Chiesa Cattolica Gnostica di Crowley – che inserisce, al centro di un rituale magico, un coito (che dovrebbe durare in tesi “almeno un’ora”) seguito dalla preparazione “solennemente e in silenzio” dell’“Elisir” (un miscuglio delle secrezioni dell’uomo e della donna) che è “subito consumato”. L’Elisir è “la più potente, la più raggiante cosa che esista in tutto l’Universo”; è anche “la più delicata e pericolosa”.
Mentre l’uso corretto di questa forma di magia può ottenere sia risultati pratici volti a uno scopo determinato, sia più in generale il raggiungimento di stati di coscienza superiori ed esaltanti, la sua pratica da parte di persone non preparate può condurre a risultati assolutamente negativi e dannosi. Così – benché, come risulta dai suoi “diari magici”, lo stesso Crowley si sia servito talora di prostitute – le istruzioni del nono grado considerano essenziale la scelta e la preparazione della donna. Il rito crowleyano richiede pure la predisposizione – sia pure in forma semplice – di un tempio, e lo scrupoloso rispetto delle formule e delle invocazioni magiche che accompagnano l’atto. Le istruzioni segrete del nono grado comprendono infine una De Homunculo Epistola, che riprende le antiche leggende sulla possibilità di “fabbricare” un uomo artificiale diffuse nel milieu magico, ma le inserisce in un contesto diverso. Il “metodo classico” per la fabbricazione dell’homunculus, secondo l’epistola agli iniziati del nono grado, consisterebbe nel fare sviluppare l’uovo fecondato al di fuori dell’utero; ma (almeno ai tempi di Crowley) questa tecnica sembrava impossibile. In attesa dei progressi della scienza, non rimaneva quindi che affidarsi alla magia. La premessa di tutto il procedimento è l’idea secondo cui un’anima umana vagante prende possesso del feto solo quando questo ha tre mesi, e che il mago può tenere lontane dal feto le anime umane e attirare al loro posto uno spirito della natura del tipo desiderato, di cui diventerà il padrone e da cui si farà servire. Un uomo e una donna – possibilmente con un oroscopo favorevole all’opera – dovranno “copulare continuamente (ma specialmente in tempi astrologicamente favorevoli alla tua opera) e in modo cerimoniale in un tempio preparato, di cui la disposizione particolare e la decorazione siano ugualmente adatte al tuo lavoro. Occorre che dirigano la loro volontà in modo ardente e costante verso il successo della tua opera negando ogni altro desiderio. Continua così finché ne risulti una gravidanza”. “Quindi, allontana la donna”, consiglia Crowley all’adepto, “e portala in un grande deserto; perché lì raramente errano anime umane che cercano l’incarnazione” e “tienila all’interno di un grande cerchio magico”, evocando continuamente il tipo di spirito che si desidera ottenere e inducendo la donna a concentrare su di essa i suoi pensieri e la sua volontà. Il parto dovrà essere “ritardato o avanzato per quanto possibile in modo da assicurare un segno zodiacale adatto a questo bambino”. Ne risulterà “una perfetta forma umana, con tutti i poteri e i privilegi dell’umanità, ma con l’essenza di una particolare forza scelta, e con tutte le conoscenze e il potere di questa sfera; e questo essere è una tua creazione e servitore; per lui tu sei il Solo Dio e Signore, ed egli dovrà servirti”.
Con il nono grado il segreto è svelato, e il sistema dell’O.T.O. è completo: il decimo è il grado amministrativo dei dirigenti dell’ordine, e l’undicesimo grado, versione “invertita” del nono (XI, in numeri romani, è l’inversione di IX), rappresenta, rispetto alla magia (prevalentemente) eterosessuale del nono grado, una versione omosessuale, indicata come opportuna – secondo Crowley – da “nuove esperienze magiche” da lui personalmente tentate. Queste “operazioni magiche” nella carriera di Crowley non vanno sottovalutate, perché è proprio in una di queste, in Algeria, che – evocando e controllando il demone Choronzon – il profeta del nuovo eone sarebbe diventato egli stesso uno dei “capi segreti” di cui la Golden Dawn era andata alla ricerca.
B.: Sulla vita di Aleister Crowley si potrà leggere The Confessions of Aleister Crowley. An Autohagiography, a cura di John Symonds (1914-2006) e Kenneth Grant (1924-2011), Routledge & Kegan Paul, Londra-Boston-Henley 1979; J. Symonds, The Beast 666. The Life of Aleister Crowley, The Pindar Press, Londra 1997 (trad. it.: Aleister Crowley. La Bestia 666, Mediterranee, Roma 2006); Lawrence Sutin, Do What Thou Wilt. A Life of Aleister Crowley, St. Martin’s Press, New York 2000 (trad. it.: Fai ciò che vuoi. Vita e opere di Aleister Crowley, Castelvecchi, Roma 2006); e Richard Kaczynski, Perdurabo. The Life of Aleister Crowley, edizione rivista e ampliata (1a ed. 2002), North Atlantic Books, Berkeley (California) 2010. Un approccio accademico di rilievo per vari approfondimenti è il volume a cura di Henrik Bogdan - Martin P. Starr, Aleister Crowley and Western Esotericism, Oxford University Press, New York 2012. Un’opera importante per la comprensione del pensiero magico del sistema crowleyano è Aleister Crowley (con Mary Desti e Leila Waddell),Magick. Liber ABA. Book Four Parts I-IV, ed. annotata a cura di Hymenaeus Beta, Samuel Weiser, York Beach (Maine) 1994. Sono oggi disponibili tutti i rituali dell’O.T.O., in Theodor Reuss e A. Crowley, O.T.O. Rituals and Sex Magick, a cura di A.R. Naylor, I-H-O Books, Thame 1999. Molte informazioni e analisi pertinenti nel volume enciclopedico di Massimo Introvigne, Il cappello del mago. I nuovi movimenti magici dallo spiritismo al satanismo, SugarCo, Milano 1990; un approfondito lavoro di ricerca, infine, è quello di Marco Pasi,Aleister Crowley e la tentazione della politica, FrancoAngeli, Milano 1999.

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