Con Monsignor Gaetano Bonicelli, arcivescovo emerito di Siena, commentiamo la difficile situazione relativa alla prossima messa in scena a Milano, dello spettacolo di Castellucci che ironizza e insulta il volto di Cristo. Eccellenza, qual è il suo parere su questa rappresentazione? "cosa vuole che le dica, quando si arriva a certi livelli di barbarie, quando si denigra il volto sacro di Gesù, caro ai cattolici e a tutta la tradizione cristiana, significa che questa civiltà è malata, profondamente malata". Ma che cosa spinge certi autori a mettere in scena opere del genere? "sicuramente un odio profondo verso la nostra fede, ma anche bisogna considerare chi sta dietro di loro, delle potenti lobby che odiano la Chiesa e tutto quanto è cattolico. Le solite aggregazioni di poteri forti e potenti dal punto di vista economico". Trova normale offendere il sentimento religioso? "assolutamente no, credo che sia una formidabile opera di disinformazione. Ogni simbolo religioso, di qualunque tipo, merita rispetto. Ma noi in Italia siamo sempre pronti a stracciarci le vesti per gli altri, ma spesso siamo tiepidi o indifferenti quando si tratta dei nostri simboli".
Se la prendono con Cristo, mai con l'Islam:
"insultare l'Islam è una operazione ingiusta. Tuttavia, esiste questa tendenza, probabilmente perchè se uno ironizza o blasfema contro Maometto, bruciano il teatro, i cattolici no".
Che cosa devono fare i cattolici davanti ad uno spettacolo tanto infimo e offensivo?
"pregare, recitare orazioni di riparazione, ma anche civilmente protestare. Senza indulgere ad atti intemperanti".
Che cosa direbbe al regista?
"gli direi con calma, di essere maggiormente rispettoso e garbato. Tuttavia, dubito che con persone del genere si possa avviare un dialogo basato sulla lealtà".
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