ANTONELLO VENDITTI: CASTELLUCCI, BESTEMMIA GRATUITA E INUTILE. RISPETTARE LA SENSIBILITA' RELIGIOSA
Con Antonello Venditti, sicuramente non "accusabile" di bigottismo o tradizionalismo, parliamo della controversa opera di Castellucci. Venditti, dal 24 a Milano andarà in scena una rappresentazione che contempla lancio di sterco sul volto "imbrattato di Cristo". Che ne pensa? "guardi, affrontare questo tema e quello religioso, è sempre delicato. Io stesso, sono stato accusato credo ingiustamente di aver blasfemato, avendo invece fatto un complimento a Cristo. Ed esiste sempre il rischio di attentare alla libertà di espressione". Questa volta, i cattolici e la Curia stessa, sono concordi: lo spettacolo offende il senso religioso: "veniamo a noi. Io non avrei mai accettato di fare una cosa del genere che mi sembra una provocazione gratuita, anzi una vera bestemmia senza alcun senso e utilità, salvo il provocare i cristiani. Non comprendo che cosa voglia l'autore. Vuole fare tornare Cristo in terra? Ma lo farà da solo. Intanto gli uomini pensino a rispettare e seguire il Vangelo".
Precisa:
"la mia idea è che lo stesso soggetto della rappresentazione sia sbagliato, va a toccare la sola vera figura di vero Dio e vero Uomo che ha pagato in sacrificio per tutti, anche per chi oggi lo offende".
Nel lavoro gli tirano dello sterco:
"se lo potevano risparmiare, un assalto alla sensibilità religiosa ed anche abbastanza forte. Questa cosa pesa su chi la mette in atto, ecco la bestemmia. E chi bestemmia se la scampa in terra, prima o dopo, dovrà rendere conto al Padre Eterno".
Aggiunge:
"Cristo, sulla terra e per noi, ha preso tante di quelle botte, lo hanno processato, messo a morte, umiliato. Non bastava questo? Oggi troviamo qualche altro che pretende lanciargli altro sterco? Spero che il Signore abbia davvero pietà di questa umanità".
Insomma, una bestemmia:
"vista così, una bestemmia grave e gratuita. Lo ripeto: io non la avrei mai fatta e sa tanto di gratuito, provocatorio e inutile".
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