sabato 10 settembre 2011

IL NOVELLO CAVALIERE

IL NOVELLO CAVALIERE


“Ecco com’è bello e com’è dolce che i fratelli vivano insieme!”… “Perché là il Signore manda la benedizione, la vita, la croce, la spada per sempre.
Ecco queste erano i versi tradotti che trovai moltissimi anni fa in Siria e se pur non si conosca l’autore, si conosce la provenienza, erano parole scritte da un Cavaliere Templare, non importa quale fosse il suo nome, non importa neanche oggi, importa che faccia del bene oggi come allora, la continuazione, ponte tra passato e futuro. Non puoi voler divenir Cavaliere Templare, è la Croce che ti cerca, ed io ho avuto i segni, ed ora Novello Cavalier io sono.
Mio nonno mi disse prima di morire “ il rumore non fa bene … ed il bene non fa rumore”
Non sapevo nulla, poco più di nozioni scolastiche, poi mi sono dissetato direttamente alla fonte, contornato da dotti e da Cavalieri che difendono un modo di essere da 983 anni e durante questo tempo si avrà la rifondazione del culto, perché l’unica cosa certa tra le tante menzogne che si dicono di noi è che sicuramente chi è Templare non può essere massone. Due pensieri inconciliabili: La Massoneria, vera chiesa di satana checché ne dicano i suoi maestri ed affiliati, è, di natura sua, diametralmente opposta alla Chiesa di Gesù Cristo, alla quale infatti muove oggi la guerra più subdola in nome del laicismo. Ebbene, contro la Chiesa laica di satana deve opporsi, non solamente la forza sacerdotale, ma anche la forza laica della Chiesa di Cristo. È alle due forze insieme unite che Dio ha riserbato in ogni tempo la vittoria. Le porte dell'inferno, egli ha detto, non prevarranno contro la mia Chiesa. Mai!
Quando ho iniziato il cammino è stato indispensabile conoscere la meta se non si vuole girare a vuoto e perdere del tempo. Così è stato per me avviato al cammino d’amore per la croce.
Non esiste educazione senza istruzione; uno non si educa da solo, ci vuole un maestro! Di sapere di storia che tracci la linea da seguire;
crescere vuol dire acquisire nuove conoscenze ed esperienze, passando da un modo di vivere meno maturo a un altro, più maturo e responsabile;
si è cavalieri quando si è pienamente integrati nella propria casa.
Il cammino mio verso l’amore della croce bagnata di sangue, copre tutta la parabola della vita.
È dai nostri gesti quotidiani che l’amore nasce e si forma a vita;
è l’amore del cavaliere che da senso e pienezza alla vita;
è l’amore del cavaliere che fonde in piena unità la sua anima ed il suo corpo;
è l’amore del cavaliere che porta dentro la vita l’eternità, perché il cavaliere è più forte della morte.
Ma questo amore non nasce grande, cammina e cresce con la vita che circonda il cavaliere, come un fiore ben coltivato da mano esperta, porta frutto e matura, generando nuova vita e nuovo amore alla croce.
Ogni cavaliere prima di essere grande è stato piccolo uomo; ogni amore, prima di generare, riceve energia ed io la ebbi quel sabato, quando quella spada mi sfiorò tre volte e le mani del prelato mi segnarono, il sale mangiato mi ricordò, il vino ed il pane mi rinnovò il patto con Dio. Benedizione per me e tutti.
Sempre i primi passi sono esitanti ed incerti … come sempre i primi sentimenti ed emozioni sono timidi …
Un cammino che è iniziato per non finire più perché ogni giorno è ruota ed ogni uomo è ingranaggio, e il cavaliere è l’olio che muove il tutto.
Questi primi passi mi hanno segnato l’inizio della più bella avventura e gli ultimi sono la gioia di una vita piena di senso perché illumina il mio amore e fa splendere l’amore per la mia donna.

Michel Upmann
Ordo Templi Hierosolymitani

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