in esclusiva per unmondoitaliani.com
Un pezzo va a loro dedicato, a loro che nel silenzio del convento, ad un certo momento si sono schierati, come sempre dalla parte dei bisognosi, questi uomini di chiesa, questi frati cappuccini che qui in egitto ogni giorno sono a contatto con la povera gente. Noi eravamo sbandati, e loro ci hanno accolti. Noi eravamo affamati da giorni e loro hanno diviso la loro razione con noi. Noi siamo stati feriti e colpiti e loro ci hanno curato. Ad un certo punto abbiamo pianto e pensavamo di rimanere intrappolati nella spirale della guerriglia, e loro ci hanno rincuorato. “Figli miei dovete guardare oltre la tempesta, pensa alla pace che ci sarà dopo questo temporale”. Per giorni ci hanno protetti, per giorni hanno pregato per noi e noi abbiamo pregato con loro. Non diremo ancora dove sono e chi sono le foto coprono i loro volti, non siamo ancora sicuri, il potere è passato all’esercito, ma non vorremmo che questa enfasi iniziale di festa, passi come un pugno gioioso che getta in aria dei coriandoli colorati, ma che poi una volta a terra, vediamo alla fine solo dei pezzettini di carta colorata.
da Il Cairo Michel Upmann
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