venerdì 10 giugno 2011

ESCLUSIVA. Giallo: Trovato morto il papa' di Sandro Bondi (aveva stretto in mano cellulare con il numero 112)

ESCLUSIVA.............................................................Giallo: Trovato morto il papa' di Sandro Bondi (aveva stretto in mano cellulare con il numero 112)

pubblicata da Michel Upmann il giorno venerdì 10 giugno 2011
Giallo: Trovato morto il papa' di Sandro Bondi, unico figlio di Renzo Bondi, operaio di idee socialiste, e di Maria Bertoli, (aveva stretto in mano cellulare con il numero 112)
Renzo Bondi aveva 80 anni. Il decesso dicono sia dovuto ad un malore, (secondo soccorritori) invece trapelane alcune indiscrezioni sulla sua "strana" morte, infatti accanto al corpo è stato trovato il cellulare del renzo con un numero in uscita esattamente all'ora del decesso: chi ha chiamato? il 112 dei Carabinieri, la domanda sorge spontanea. Uno che sta male in giardino chiama un familiare o il 118 non i carabinieri. Per ora non sappiamo nulla dalla procura, ma la telefonata è partita e qualcuno dall'altra parte ha ascoltato per 346 secondi qualche cosa; una conversazione? un litigio? E' Giallo.
FIVIZZANO (MASSA CARRARA), Renzo Bondi, padre dell'ex ministro Sandro, e' stato trovato morto questa mattina, intorno alle 10, nell'orto adiacente alla sua abitazione a Fivizzano (Massa Carrara). Aveva 80 anni. E' stata la moglie a trovarlo. Stamani l'uomo era uscito come al solito da casa per andare a fare colazione al bar, poi aveva salutato gli amici ed era tornato alla propria abitazione per curare l'orto. Il decesso e' da attribuire, secondo i soccorritori, ad un malore. Ma il giallo si infittisce, quando poi recuperano affianco a lui il suo cellulare e vedono che aveva fatto il 112 per chiamare i carabinieri? E' Giallo

IL MINISTRO SANDRO BONDI:
Nel 2008 è nominato Ministro per i Beni e le Attività Culturali del Governo Berlusconi IV, lasciando la carica di coordinatore nazionale di Forza Italia a Denis Verdini. Nel corso del suo mandato, a Pompei crollano nel giro di poche settimane la Domus dei Gladiatori e altre tre strutture murarie. La notizia fa il giro del mondo, tanto da far giungere gli ispettori UNESCO. Alla Camera viene presentata in merito una mozione di sfiducia nei riguardi del Ministro Bondi, il quale due anni prima aveva commissariato l'area archeologica di Pompei, affidandola al prefetto Renato Profili. Il 26 gennaio 2011 la Camera dei Deputati con 608 presenti respinge la sfiducia con 314 no (Il Popolo della Libertà, Lega Nord, Iniziativa Responsabile e i deputati non iscritti ad alcuna componente Calogero Mannino e Francesco Nucara), 292 si (Partito Democratico, Italia dei Valori, Unione di Centro, Futuro e Libertà per l'Italia, Alleanza per l'Italia, Movimento per le Autonomie, Liberal Democratici, il deputato non iscritto ad alcuna componente Giuseppe Giulietti e il deputato delle minoranze linguistiche valdaostane Roberto Rolando Nicco) e 2 astenuti (Südtiroler Volkspartei)[5]
Il 23 marzo 2011 si dimette ufficialmente dal Ministero, che verrà affidato a Giancarlo Galan, fino a quel momento ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali[5].

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