IN ANTEPRIMA ASSOLUTA IL MIO LIBRO "LA CHIESA CATTOLICA E LA MASSONERIA"
venerdì 25 novembre 2011
giovedì 17 novembre 2011
Spread, la grande menzogna è saltata
Spread, la grande menzogna è saltata
Proposta: fiducia a Monti solo se dice di no a una Bce tedesca
La grande menzogna è saltata. In modo drammatico, ora per ora. I numeri dicono che l’attribuzione di una crisi del debito italiano alla credibilità fragile del governo Berlusconi era una mascalzonata propagandistica di cui gli italiani potrebbero essere chiamati a breve a pagare il conto. Non era così. Il debito pubblico aggredito non è solo quello italiano, e il contagio riguarda tutti, è una malattia destinata a diventare cronica e poi rovinosa del sistema della moneta comune europea.
Proposta: fiducia a Monti solo se dice di no a una Bce tedesca
La grande menzogna è saltata. In modo drammatico, ora per ora. I numeri dicono che l’attribuzione di una crisi del debito italiano alla credibilità fragile del governo Berlusconi era una mascalzonata propagandistica di cui gli italiani potrebbero essere chiamati a breve a pagare il conto. Non era così. Il debito pubblico aggredito non è solo quello italiano, e il contagio riguarda tutti, è una malattia destinata a diventare cronica e poi rovinosa del sistema della moneta comune europea.
Monti espressione del gruppo segreto Bilderberg, La teoria del complotto
Monti espressione del gruppo segreto Bilderberg, La teoria del complotto
Secondo il presidente Étienne Davignon , una delle principali attrazioni di incontri del gruppo Bilderberg è che forniscono ai partecipanti l'opportunità di parlare e discutere apertamente e per scoprire ciò che realmente pensano figure di primo piano, senza il rischio di off-the-bracciale commenti diventano foraggio per polemiche nei media. [ 30 ] Tuttavia, anche a causa dei suoi metodi di lavoro per garantire la privacy stretto, il gruppo Bilderberg è accusato di cospirazioni. [ 31 ] [ 30 ] [ 32 ] [ 33 ] [ 34 ] Questa prospettiva è stata popolare su entrambi i estremi dello spettro politico , anche se non sono d'accordo su ciò che il gruppo vuole fare. Alcuni esponenti della sinistra accusano il gruppo Bilderberg di aver cospirato per imporre capitalista dominio, [ 35 ] , mentre alcuni di destra hanno accusato il gruppo di cospirazione per imporre un governo mondiale e dell'economia pianificata . [ 36 ]
Politico giornalista Kenneth P. Vogel riporta che è il "roster esclusivo di figure influenti a livello mondiale che ha catturato l'interesse di una rete internazionale di cospirazionisti", che per decenni hanno visto gli incontri Bilderberg come "corporate-globalista schema", e sono convinto élite potenti si stanno muovendo il pianeta verso un oligarchica " nuovo ordine mondiale ". [ 37 ] Egli prosegue affermando che questi cospirazionista è " populista visione del mondo paranoico ", caratterizzato da un sospetto della classe dirigente piuttosto che affiliazione prevalente partigiana o ideologica, è ampiamente articolato su tutta la notte AM trasmissioni radio e numerosi siti Internet. [ 37 ] I fautori del Bilderberg teorie di cospirazione negli Stati Uniti sono individui e gruppi come la John Birch Society , [ 36 ] [ 38 ] attivista politico Phyllis Schlafly , [ 38 ]scrittore Jim Tucker , [ 39 ] attivista politico Lyndon LaRouche , [ 40 ] conduttore radiofonico Alex Jones , [ 1 ] e politico Jesse Ventura , che ha fatto il gruppo Bilderberg di un argomento di un episodio 2009 della suaTruTV serie Conspiracy Theory con Jesse Ventura . [ 41 ] non americani sostenitori comprendono russo-canadese scrittore Daniel Estulin . [ 42 ]
Nel 2001, Denis Healey , uno dei fondatori del gruppo Bilderberg e, per 30 anni, un membro del comitato direttivo, ha detto:. "Dire che lottavano per un unico governo mondiale è esagerato, ma non del tutto ingiusto Quelli di noi che abbiamo sentito in Bilderberg non poteva andare avanti per sempre lotta tra di loro per niente e uccidendo la gente e rendering milioni di senzatetto Così abbiamo pensato che una singola comunità in tutto il mondo sarebbe una buona cosa ".. [ 43 ] Nel 2005 Davignon discusso queste accuse con la BBC : " E 'inevitabile e non importa. Ci saranno sempre persone che credono in complotti, ma le cose accadono in maniera molto più incoerente ... Quando le persone dicono che questo è un governo segreto del mondo io dico che se fossimo stati un segreto governo del mondo dovremmo essere sanguinosa vergognarci di noi stessi ". [ 34 ]
In un rapporto del 1994 corteggia Destra Sinistra , pubblicato dalla Research Associates Politico , giornalista investigativo Berlet Chip ha sostenuto che populista di destra teorie cospirative sulla data del gruppo Bilderberg indietro già nel 1964 e può essere trovato nel libro auto-pubblicato Schlafly è una scelta, Non è un Eco , [ 44 ] che ha promosso una teoria della cospirazione in cui il partito repubblicano era segretamente controllato da intellettuali elitari dominato dai membri del gruppo Bilderberg, la cui internazionalista politiche aprirebbe la strada per il comunismo mondiale . [ 45 ] Paradossalmente, in agosto 2010 l'ex presidente cubano Fidel Castro ha scritto un articolo per il comunista cubano giornale partito Granma in cui ha citato Estulin 2006 del libro I segreti del Club Bilderberg [ 46 ] , che, come citato da Castro, descrive "cricche sinistre e le lobby Bilderberg" manipolando il pubblico "per installare un governo mondiale che non conosce confini e non è conto a nessuno, ma se stessa". [ 35 ]
G. William Domhoff , un professore di ricerca in psicologia e sociologia che studia le teorie del potere , [ 47 ] vede il ruolo di relazioni internazionali forum e centri sociali come il gruppo Bilderberg come un luogo per condividere idee, raggiungere il consenso e creare coesione sociale all'interno di una elite al potere . [ 48 ] Egli aggiunge che questa comprensione di forum e club come il gruppo Bilderberg si adatta con le percezioni dei membri delle élite. Domhoff mette in guardia i progressisti contro di farsi distrarre dalle teorie della cospirazione che demonizzare e capro espiatorio questi forum e club. [ 48 ] Egli sostiene che gli oppositori del progressismo negli Stati Uniti sono i conservatori all'interno della élite aziendali e il partito repubblicano . [ 48 ] E 'più o meno le stesse persone che appartengono a forum e club come il gruppo Bilderberg, ma li mette nei loro ruoli più importanti, come i capitalisti ei leader politici, che sono visibili e quindi più facile da combattere. [ 48 ]
Autore James McConnachie commenti che i teorici della cospirazione hanno un punto, ma che non riescono a comunicare in modo efficace. [ 49 ] Egli sostiene che il gruppo Bilderberg agisce in modo coerente con una cospirazione globale, ma lo fa senza il "grado di nefandezza" stesso , una differenza non apprezzato dai teorici della cospirazione, che "tendono a vedere questo cabala come il male assoluto". [ 1 ]McConnachie conclude: "A volte bisogna dare credito a teorici della cospirazione che sollevano questioni che la grande stampa ha ignorato E 'solo di recente. che i media hanno raccolto sul Bilderberg. sarebbe mezzi di comunicazione in esecuzione storie se non ci fossero queste accuse selvagge che volano intorno? " [ 1 ]
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mercoledì 16 novembre 2011
Verso il Nuovo Ordine Mondiale occidentale
Verso il Nuovo Ordine Mondiale occidentale
Si và concretamente definendo, e vorrebbero stabilizzare, la quarta era del capitalismo .
Dalla accumulazione primitiva ed il capitalismo produttivo, attraverso gli Stati nazionali ed il colonialismo, all'imperialismo bipolare , poi al pentapolarismo sulla fine degli anni 80, , infine dopo gli ultimi colpi di coda dell'imperialismo americano ed attraverso la distruzione ed annichilimento degli stati nazionali e delle classi politiche nazionali, al mondialismo occidentale ed al mondialismo orientale .. contrapposti .
( in mezzo Gheddafi e l'Africa ed il Medio Oriente ed una parte del Sud America, i vasi di coccio nei quali è stata sperimentata la violenza della grande era inverantesi del NWO , nuovo ordine mondiale: ma anche Stati ed aree che hanno sperimentato nuovi percorsi e in parte restano autonomi o non soggiogati . Di recente si è aggiunta una piccola isola Stato : l'Islanda. La Grecia in parte soccombe al diktat della BCE ?!? Ma la proposta del referendum veniva dall'alto , da una area politica nazionale .... .. e da un politico di apparato ... che in qualche modo non voleva/poteva assumersi la intera responsabilità di quello che stà accadendo .
Le prossime saranno l'Italia e la Spagna .
Cina, Giappone, India, e Russia con strategie ancora in continua evoluzione, e l'IRAn, Cuba e il Sudan e qualche altro staterello .
Sancito il patto massonico sionista in Tel Aviv anche dal nostro paese, una volta dignitosamente orientato almeno sulla questione arabo palestinese, oggi siamo alla attuazione finale del progetto.
E il mutare "orientato" ha messo nel tritacarne della storia le ideologie dei secoli XIX e XX ( sinistra e destra a reiterare schemi obsoleti .. )
Resta però una distinzione ... un "divisorio" politico filosofico che viene dal passato .. Chi crede che gli uomini siano effettivamente portatori di uguali identità e potenzialità ( e da noi fonda questo anche sui valori cristiano sociali ) e chi ritiene che gli uomini siano fatti di diversità che creano elite , caste: il fondamento teorico del potere "Illuminato ".
L'attuazione del progetto delle massonerie vincenti
3. Nel Giugno del 2011 chi vi scrive aveva detto " succederanno cose eclatanti " aveva indicato sulla base di allusioni e tempi indicati dalle "persone " coinvolte in una vicenda unica nella storia del nostro paese , che vi sarebbe stata una improvvisa e guidata accellerazione generale .
Oggi stiamo rincorrendo i tempi della attuazione del grande progetto massonico nero .. che intendeva piegare anche le altre strategie massoniche. E possiamo dimostrare che l'EUROPA della gendarmeria sovranazionale irresponsabile giuridicamente e munita di guarentigie di medievale memoria , della BCE privata ... è il profondo humus del progetto dei poteri economico finanziari, senza più essere abbagliati dall'effettivo livello di civiltà normativa che le normative di sicurezza sociale e sui prodotti e sul lavoro ... indubbiamente avevano.
Siamo in grave ritardo, ma abbiamo costretto gli altri ad accellerare ulteriormente, ed abbiamo accellerato anche noi.
E abbiamo creato consapevolezze, fratture, avvicinamenti e movimento del reale e del sommerso percepibili ... o visibili ... ..
Abbiamo per la prima volta idee chiare che possiamo dimostrare snocciolando fatti e vicende con dati ed analisi .. CONDIVISIBILI ... perchè concretamente indicabili e concretamente valutabili, con metodo atto a fondare verità storiche e politiche percepibili.
La alternativa democratica dal basso e trasversale fondata sui valori comuni
4. Vi è una sola alternativa .. la ricostruzione dal basso di un movimento trasversale fondato sui valori comuni, sulla alleanza tra i ceti piccolo produttivi e i lavoratori e i cittadini ... risaldando aree di apparente opposta tradizione , ricostruendo la ideologia del terzo millennio e informando e formando tutto il paese, e facendo nascere un progetto economico sociale condiviso dal basso .
Nuovo rilancio dello Stato nazionale del terzo millennio e confederazione( intesa come serie di trattai di reciproca collaborazione ) con tutti gli Stati e le forze che agiscono sulla base di questi valori e prospettiva storica politica . Una alba mediterranea e poi mondiale .. come alternativa al mondialismo delle massonerie e dei poteri finanziari
Denuncia immediata del trattato di Lisbona e del trattato di Velsen e fuoriuscita dai vincoli Europei .. e mondiali .. e quindi anche dalla NATO
Istituzione di una banca centrale nazionale pubblica
del debito pubblico creato sulla moneta a debito e sui vincoli capestro economico finanziari
Creazione di una moneta "a credito " nazionale e di strumenti di circolazione del credito e strumenti di scambio locale
Messa al bando delle società segrete .. qualunque esse siano , con una legge più incisiva e chiara che affermi che le consorterie e fratellanze occulte tra ceti e soggetti sono incompatibili con il principio di uguaglianza sostanziale e con i valori della legalità e della democrazia
Riduzione dei parlamentari a trecento e centocinquanta .. trasformando la seconda camera in luogo di rappresentanza dei ceti sociali e produttivi .. tenendo ferma l'architettura complessiva del dettato costituzionale .
Inversione del drammatico trend della urbanizzazione e di distruzione della agricoltura, rompendo i legami di dipendenza e distruzione delle autonomie alimentari stesse dei paesi soggiogati dalle regole mondialistiche del capitale finanziario e dalla violenza delle leggi globalizzate della domanda e dell'offerta
Difesa anche locale contro l'attacco finanziario alle piccole imprese e realtà produttive minori, attraverso sgravi fiscali e agevolazioni
Creazione di grandi progetti per la rinascita della piccola produzione e dell'agricoltura in tutte le comunità locali, secondo l'obiettivo del costo zero di trasporto degli alimenti , ivi compresa la riurbanizzazione delle campagne in contesti agricoli .,, dando prospettive occupative ai giovani concrete ed immediate , rivitalizzando i circuiti economici locali, con gli strumenti di scambio monetario e circolazione dei beni suindicati
Interruzione immediata delle più grandi opere .. inutili e foriere di dispendio di risorse del resto ormai non più compatibile con la fase storico economica ...
Nuove politiche energetiche immettendo nei circuiti locali tutte le tecnologie migliori alternative ...
Produzione e messa a disposizione di strumenti di locomozione ad energie alternative, sostenendo la domanda , attesi i costi iniziali maggiori ..
Grande Conferenza Nazionale dove individuare quali grandi produzioni , quali mercati di paesi confederati ( meglio legati da trattati di amicizia e collaborazione ) , quali livelli di tecnologie preservare e difendere .. e quali modelli abbandonare .. in una prospettiva di sviluppo concepita in modo radicalmente diverso .. e da ridefinire .
Eliminazione del numero chiuso nelle Università e perseguimento dell'obiettivo di acculturazione di massa di medio alto livello , attraverso sostegni economici diffusi
Reperimento delle risorse necessarie attraverso una patrimoniale su tutti i grandi patrimoni e le ricchezze finanziarie , dimezzamento delle risorse destinate alla difesa strategico militari , reintroduzione della leva militare , e progressivo riassorbimento dei militari di professione.
ELIMINAZIONE DEL FINANZIAMENTO AI PARTITI
Un programma su obiettivi inattuabili .. ?!? Attrezziamoci : sarà la storia a indicare se sarebbe stato meglio rimanere in poltrona a fumare la pipa.. od in un letto a riposare ..
Proposta: fiducia a Monti solo se dice di no a una Bce tedesca
Proposta: fiducia a Monti solo se dice di no a una Bce tedesca
La grande menzogna è saltata. In modo drammatico, ora per ora. I numeri dicono che l’attribuzione di una crisi del debito italiano alla credibilità fragile del governo Berlusconi era una mascalzonata propagandistica di cui gli italiani potrebbero essere chiamati a breve a pagare il conto. Non era così. Il debito pubblico aggredito non è solo quello italiano, e il contagio riguarda tutti, è una malattia destinata a diventare cronica e poi rovinosa del sistema della moneta comune europea. Basta vedere non soltanto i rendimenti pazzeschi dei titoli pubblici italiani, incuranti dei protocolli dei tecnocrati alla vigilia dell’insediamento a Roma, ma anche quelli francesi, spagnoli, olandesi, austriaci, per non parlare della rotta greca e di quella, a ruota, dei portoghesi. Basta vedere la situazione delle Borse, che non conoscono più nemmeno i rimbalzi delle settimane scorse, con grandi aziende competitive come Finmeccanica buttate nel cesso dei ribassi dall’azione congiunta della demagogia giudiziaria e dell’inettitudine di stato. In Germania si discute ormai apertamente la ristrutturazione del sistema dell’euro, una sorta di moneta comune a doppia fascia, A e B, dunque il declassamento virtuale di paesi membri dell’alleanza monetaria, una svolta di imprevedibili conseguenze, che si vorrebbe governare come un raddoppio franco-tedesco del commissariamento italiano.
Formuliamo una proposta, questa sì di emergenza. Visto che i due partiti decisivi, il Pd e il Pdl, hanno deciso improvvidamente una soluzione che già declasserebbe l’Italia a democrazia minore, svuotata di senso, almeno ci sia un soprassalto di intelligenza e di amore per il paese. Berlusconi e Bersani si incontrino direttamente, invece di delegare ai loro portaparola future nebbiose mediazioni, e dicano con chiarezza che questo governo può nascere, può ottenere la fiducia in Parlamento, solo e soltanto se il primo punto delle sue dichiarazioni programmatiche sarà che l’Italia chiede perentoriamente, con un calendario sicuro e ravvicinato, la trasformazione immediata della Banca centrale europea in prestatore di ultima istanza.
La grande menzogna è saltata. In modo drammatico, ora per ora. I numeri dicono che l’attribuzione di una crisi del debito italiano alla credibilità fragile del governo Berlusconi era una mascalzonata propagandistica di cui gli italiani potrebbero essere chiamati a breve a pagare il conto. Non era così. Il debito pubblico aggredito non è solo quello italiano, e il contagio riguarda tutti, è una malattia destinata a diventare cronica e poi rovinosa del sistema della moneta comune europea. Basta vedere non soltanto i rendimenti pazzeschi dei titoli pubblici italiani, incuranti dei protocolli dei tecnocrati alla vigilia dell’insediamento a Roma, ma anche quelli francesi, spagnoli, olandesi, austriaci, per non parlare della rotta greca e di quella, a ruota, dei portoghesi. Basta vedere la situazione delle Borse, che non conoscono più nemmeno i rimbalzi delle settimane scorse, con grandi aziende competitive come Finmeccanica buttate nel cesso dei ribassi dall’azione congiunta della demagogia giudiziaria e dell’inettitudine di stato. In Germania si discute ormai apertamente la ristrutturazione del sistema dell’euro, una sorta di moneta comune a doppia fascia, A e B, dunque il declassamento virtuale di paesi membri dell’alleanza monetaria, una svolta di imprevedibili conseguenze, che si vorrebbe governare come un raddoppio franco-tedesco del commissariamento italiano.
Formuliamo una proposta, questa sì di emergenza. Visto che i due partiti decisivi, il Pd e il Pdl, hanno deciso improvvidamente una soluzione che già declasserebbe l’Italia a democrazia minore, svuotata di senso, almeno ci sia un soprassalto di intelligenza e di amore per il paese. Berlusconi e Bersani si incontrino direttamente, invece di delegare ai loro portaparola future nebbiose mediazioni, e dicano con chiarezza che questo governo può nascere, può ottenere la fiducia in Parlamento, solo e soltanto se il primo punto delle sue dichiarazioni programmatiche sarà che l’Italia chiede perentoriamente, con un calendario sicuro e ravvicinato, la trasformazione immediata della Banca centrale europea in prestatore di ultima istanza.
Ecco gli effetti nefasti del duo Merkozy e della Bce attendista
Ecco gli effetti nefasti del duo Merkozy e della Bce attendista
Lo spread da primato in tutta Europa. Berlino tra estremismi rigoristi e prime disponibilità sull’Eurotower garante dell’euro
Passato Silvio Berlusconi, resta la crisi europea che intacca l’Italia nonostante l’arrivo del “salvifico” Mario Monti. Europa per una volta unita e per di più da record. Perlomeno se il criterio è quello del livello di febbre raggiunto dai mercati. A confermarlo definitivamente c’è la drammatica giornata di ieri, tra andamento negativo delle Borse, spread da primato in tutti i paesi dell’Eurozona, e segnali tutt’altro che positivi dall’economia reale. L’unico listino ad aver chiuso in terreno positivo è stato infatti quello di Londra, fuori dall’area della moneta unica.
In rosso invece Piazza Affari (meno 1 per cento), Francoforte (meno 0,9), Parigi (meno 1,9) e Atene (meno 4,7). E a certificare che le difficoltà sono decisamente paneuropee, ecco i dati sull’economia reale: negli ultimi tre mesi il pil dell’Eurozona è aumentato soltanto dello 0,2 per cento rispetto al trimestre precedente, e anche i dati di Germania e Francia – rispettivamente più 0,5 per cento e più 0,4 per cento – non permettono di sperare in un effetto traino del cosiddetto direttorio. Infine, mai come in queste ore, anche il rischio percepito dagli investitori sul debito pubblico europeo accomuna i paesi che adottano la moneta unica. In Italia – dove ieri si sono concluse le consultazioni del premier incaricato, Mario Monti – il differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi, considerati più sicuri, è tornato a livelli elevatissimi, a 532 punti per la precisione. Da record però lo spread francese (191 punti), che sfiora la soglia psicologica dei 200 punti che mettono a rischio la tripla A, come anche quello spagnolo (457 punti) e quello belga (318 punti). Addirittura Madrid non è riuscita a collocare i 3,5 miliardi di bond messi all’asta, e si è dovuta accontentare di 3,1 miliardi.
E pensare che nel nostro paese si discuteva, ancora nelle ultime ore, del problema “credibilità” del governo Berlusconi. Come se la crisi non riguardasse tutti. “Oggi il problema non è l’Italia”, ha sintetizzato Laurence D. Fink, a capo di BlackRock, il primo colosso mondiale dell’asset management, anche perché “ci sono molte risorse in Italia”. Il problema, piuttosto, è che il continente sta affrontando un “meltdown”, o tracollo, della liquidità monetaria. Non a caso in questi giorni è la Banca centrale europea (Bce) a essere chiamata sempre più spesso in causa, da economisti e analisti delle più diverse scuole di pensiero: dal premio Nobel liberal Paul Krugman, all’attuale rettore della Bocconi, il liberale Guido Tabellini, per esempio, all’Eurotower si chiede di intervenire in qualità di prestatore di ultima istanza per tranquillizzare i mercati. Bill Gross, gestore del più grande fondo obbligazionario al mondo, Pimco, ieri su Twitter si chiedeva ironico: “Dove sei andato Mario Draghi? Tutti gli investitori globali puntano i loro occhi solitari su di te. Woo woo woo!”.
Mentre la crisi mostra il suo volto più duro, la Germania viene percorsa per la prima volta da significative contraddizioni, alcune delle quali mettono in dubbio la condotta tenuta finora da Angela Merkel. “L’Europa ha imparato a parlare tedesco”, ha detto ieri il capogruppo dei deputati cristiano-democratici (Cdu), Volker Kauder. Tra l’altro partecipando allo stesso congresso, quello del partito della Merkel, che ha avallato una proposta per concedere ai paesi di uscire dall’euro “volontariamente”. E lo scenario di un “euro A” affiancato da un “euro B” rende i mercati ancora più guardinghi. Ma da Berlino, appunto, non arrivano solo ossequi all’ortodossia rigorista e merkeliana. Peter Bofinger, membro del board di economisti-consiglieri della cancelliera, ha spiegato che “l’Italia è un paese con problemi di liquidità” e che per questo “se la politica non ce la fa, allora è la Bce a dover fare tutto il possibile per abbassare i tassi di interesse sul debito a un livello ragionevole”. E ieri anche Thomas Mayer, capoeconomista della Deutsche Bank, ha auspicato che la Bce diventi garante dell’euro. E’ lo spread che apre qualche crepa in una gestione politica finora monolitica e miope.
Lo spread da primato in tutta Europa. Berlino tra estremismi rigoristi e prime disponibilità sull’Eurotower garante dell’euro
Passato Silvio Berlusconi, resta la crisi europea che intacca l’Italia nonostante l’arrivo del “salvifico” Mario Monti. Europa per una volta unita e per di più da record. Perlomeno se il criterio è quello del livello di febbre raggiunto dai mercati. A confermarlo definitivamente c’è la drammatica giornata di ieri, tra andamento negativo delle Borse, spread da primato in tutti i paesi dell’Eurozona, e segnali tutt’altro che positivi dall’economia reale. L’unico listino ad aver chiuso in terreno positivo è stato infatti quello di Londra, fuori dall’area della moneta unica.
In rosso invece Piazza Affari (meno 1 per cento), Francoforte (meno 0,9), Parigi (meno 1,9) e Atene (meno 4,7). E a certificare che le difficoltà sono decisamente paneuropee, ecco i dati sull’economia reale: negli ultimi tre mesi il pil dell’Eurozona è aumentato soltanto dello 0,2 per cento rispetto al trimestre precedente, e anche i dati di Germania e Francia – rispettivamente più 0,5 per cento e più 0,4 per cento – non permettono di sperare in un effetto traino del cosiddetto direttorio. Infine, mai come in queste ore, anche il rischio percepito dagli investitori sul debito pubblico europeo accomuna i paesi che adottano la moneta unica. In Italia – dove ieri si sono concluse le consultazioni del premier incaricato, Mario Monti – il differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi, considerati più sicuri, è tornato a livelli elevatissimi, a 532 punti per la precisione. Da record però lo spread francese (191 punti), che sfiora la soglia psicologica dei 200 punti che mettono a rischio la tripla A, come anche quello spagnolo (457 punti) e quello belga (318 punti). Addirittura Madrid non è riuscita a collocare i 3,5 miliardi di bond messi all’asta, e si è dovuta accontentare di 3,1 miliardi.
E pensare che nel nostro paese si discuteva, ancora nelle ultime ore, del problema “credibilità” del governo Berlusconi. Come se la crisi non riguardasse tutti. “Oggi il problema non è l’Italia”, ha sintetizzato Laurence D. Fink, a capo di BlackRock, il primo colosso mondiale dell’asset management, anche perché “ci sono molte risorse in Italia”. Il problema, piuttosto, è che il continente sta affrontando un “meltdown”, o tracollo, della liquidità monetaria. Non a caso in questi giorni è la Banca centrale europea (Bce) a essere chiamata sempre più spesso in causa, da economisti e analisti delle più diverse scuole di pensiero: dal premio Nobel liberal Paul Krugman, all’attuale rettore della Bocconi, il liberale Guido Tabellini, per esempio, all’Eurotower si chiede di intervenire in qualità di prestatore di ultima istanza per tranquillizzare i mercati. Bill Gross, gestore del più grande fondo obbligazionario al mondo, Pimco, ieri su Twitter si chiedeva ironico: “Dove sei andato Mario Draghi? Tutti gli investitori globali puntano i loro occhi solitari su di te. Woo woo woo!”.
Mentre la crisi mostra il suo volto più duro, la Germania viene percorsa per la prima volta da significative contraddizioni, alcune delle quali mettono in dubbio la condotta tenuta finora da Angela Merkel. “L’Europa ha imparato a parlare tedesco”, ha detto ieri il capogruppo dei deputati cristiano-democratici (Cdu), Volker Kauder. Tra l’altro partecipando allo stesso congresso, quello del partito della Merkel, che ha avallato una proposta per concedere ai paesi di uscire dall’euro “volontariamente”. E lo scenario di un “euro A” affiancato da un “euro B” rende i mercati ancora più guardinghi. Ma da Berlino, appunto, non arrivano solo ossequi all’ortodossia rigorista e merkeliana. Peter Bofinger, membro del board di economisti-consiglieri della cancelliera, ha spiegato che “l’Italia è un paese con problemi di liquidità” e che per questo “se la politica non ce la fa, allora è la Bce a dover fare tutto il possibile per abbassare i tassi di interesse sul debito a un livello ragionevole”. E ieri anche Thomas Mayer, capoeconomista della Deutsche Bank, ha auspicato che la Bce diventi garante dell’euro. E’ lo spread che apre qualche crepa in una gestione politica finora monolitica e miope.
In mano alle lobby finché le urne non ci separino
In mano alle lobby finché le urne non ci separino
Senza legittimazione popolare l'esecutivo sarà eterodiretto. Il colpo di mano attraverso lo spread avrà conseguenze pesanti
Ieri è stato il giorno dei fuochi d’artificio perché se ne va il tiranno Berlusconi. L'altroieri alla Camera, mentre si approvavano a tempo di record le misure anticrisi, con la parte maggiore dell’opposizione che si sfilava da ogni responsabilità, il capogruppo del Partito democratico ha pronunciato un discorso di rara faziosità, proponendo la piattaforma sulla quale sarà elevata la gogna per tutta la parabola del cosiddetto berlusconismo.
Senza legittimazione popolare l'esecutivo sarà eterodiretto. Il colpo di mano attraverso lo spread avrà conseguenze pesanti
Ieri è stato il giorno dei fuochi d’artificio perché se ne va il tiranno Berlusconi. L'altroieri alla Camera, mentre si approvavano a tempo di record le misure anticrisi, con la parte maggiore dell’opposizione che si sfilava da ogni responsabilità, il capogruppo del Partito democratico ha pronunciato un discorso di rara faziosità, proponendo la piattaforma sulla quale sarà elevata la gogna per tutta la parabola del cosiddetto berlusconismo.
Crisi europea, l’Italia al contrattacco
Crisi europea, l’Italia al contrattacco
Il NYTimes sembra il Foglio. Dice la verità: è il governo dell’euro che ci mette a rischio. Agire, rompere, votare subito
Il New York Times di ieri sembrava il Foglio degli ultimi mesi. Un editoriale quasi tutto da controfirmare. C’è establishment e establishment. Non tutti i giornali sono di proprietà di BancaIntesa, come non tutte le banche danno dividendi ai soci, ciò che ha fatto BancaIntesa nel mezzo dell’uragano, fottendosene della ricapitalizzazione e dello spread.
Il NYTimes sembra il Foglio. Dice la verità: è il governo dell’euro che ci mette a rischio. Agire, rompere, votare subito
Il New York Times di ieri sembrava il Foglio degli ultimi mesi. Un editoriale quasi tutto da controfirmare. C’è establishment e establishment. Non tutti i giornali sono di proprietà di BancaIntesa, come non tutte le banche danno dividendi ai soci, ciò che ha fatto BancaIntesa nel mezzo dell’uragano, fottendosene della ricapitalizzazione e dello spread.
Democrazia autoritaria d'alto stile
Democrazia autoritaria d'alto stile
Il direttore scrive parole che gli fanno onore. Mostrano la sua consapevolezza della strategia necessaria per uscire da un’Italia costruita sulla Resistenza e l’Antifascismo e che mise, in contemporanea, nel ghetto della storia due terzi degli italiani. Infatti, questo è il cuore del problema, scrive;”… è da sempre che il Foglio è appassionato dell’idea di una sinistra capace di svolgere un ruolo di governo oltre le ideologie e le faziosità che la ammorbano”. Passione da condividere e sostenere con forza. In teoria la cosa non sembrerebbe complicata: è un processo già accaduto nella sinistra di tutto il mondo occidentale. Ma da noi ancora pesano, eccome, mi si perdoni la banale semplificazione, non solo il rifiuto di Bad Godesberg, allora quasi inevitabile, ma anche il fatto di avere avuto una sinistra che coincideva, nei fatti e nell'immaginario pubblico, col più grande partito comunista dell’occidente; con tutti gli annessi e connessi di puntuta, sostanziale rigidità culturale e interessi terreni stratificatosi nel tempo. Le conseguenze sono politiche e di fondo, infatti, uno dei tanti esempi: il bipolarismo italiano non ha avuto e non ha niente a che fare, con quello tedesco, inglese, francese, spagnolo, per non citare quello americano. La nostra Repubblica è nata culturalmente asimmetrica e conflittuale ed è stata politicamente consociativa e, tale è rimasta. Con radici ancora profonde. Sed, per aspera ad astra.
Il direttore scrive parole che gli fanno onore. Mostrano la sua consapevolezza della strategia necessaria per uscire da un’Italia costruita sulla Resistenza e l’Antifascismo e che mise, in contemporanea, nel ghetto della storia due terzi degli italiani. Infatti, questo è il cuore del problema, scrive;”… è da sempre che il Foglio è appassionato dell’idea di una sinistra capace di svolgere un ruolo di governo oltre le ideologie e le faziosità che la ammorbano”. Passione da condividere e sostenere con forza. In teoria la cosa non sembrerebbe complicata: è un processo già accaduto nella sinistra di tutto il mondo occidentale. Ma da noi ancora pesano, eccome, mi si perdoni la banale semplificazione, non solo il rifiuto di Bad Godesberg, allora quasi inevitabile, ma anche il fatto di avere avuto una sinistra che coincideva, nei fatti e nell'immaginario pubblico, col più grande partito comunista dell’occidente; con tutti gli annessi e connessi di puntuta, sostanziale rigidità culturale e interessi terreni stratificatosi nel tempo. Le conseguenze sono politiche e di fondo, infatti, uno dei tanti esempi: il bipolarismo italiano non ha avuto e non ha niente a che fare, con quello tedesco, inglese, francese, spagnolo, per non citare quello americano. La nostra Repubblica è nata culturalmente asimmetrica e conflittuale ed è stata politicamente consociativa e, tale è rimasta. Con radici ancora profonde. Sed, per aspera ad astra.
Un Principe con le pezze
Vari protagonisti degli anni di Lotta continua sono stati accusati di essere diventati berlusconiani. In questi giorni si assiste a un fenomeno inverso, con “una rapida fuga dall’altra parte”. E’ il commento, amaro e ironico, di Adriano Sofri. Durante la presentazione, a Firenze, del libro dedicato a Mauro Rostagno dalla figlia Maddalena, Sofri si è dilungato su come “cambiare vita, rimanendo se stessi, mantenendo il desiderio di stare dalla parte giusta, stando con le persone giuste, è stato un desiderio di moltissimi uomini di allora. “Una delle cose che non sopporto delle cronache conformistiche di oggi – accusa Sofri – è l’idea che le persone che allora fecero queste cose siano tutte irrigimentate e berlusconiane. Qualcuno lo ha anche fatto, di diventare berlusconiano. E’ statisticamente inevitabile dato che sono diventati berlusconiani tanti bravi cittadini italiani. Ora c’è una rapida fuga dall’altra parte, per fortuna. Ma la stragrande maggioranza delle persone di allora si è misurata con questo tentativo di rifarsi una vita”. Bene. E noi, mocciosi berlusconiani di sinistra, metà gasparriani e metà fassiniani, dal passato troppo recente, che facciamo adesso che abbiamo perso la nostra verginità a forza di “crostate” politiche? Non potendo rifarci una vita, che ci rifacciamo? La faccia? No Monti, no party?
Il censimento mi innervosisce
Il censimento mi innervosisce. Mi fa pensare a Erode, alla strage degli innocenti, all’intreccio evangelico di perfidie romane. L’imperatore Augusto, direbbero i romani di oggi “era in fissa con i censimenti”, li ordinava a ripetizione ai suoi governatori. Voleva conoscere la potenza militare delle province lontane, in particolare erano piuttosto solerti i suoi luogotenenti di Siria e Giudea. Voleva, come tutti, anche stimare le ricchezze e tassare. Duemila anni dopo, il questionario sul numero dei gabinetti, la data del matrimonio, i corsi di formazione passati presenti e futuri, sembra una perdita di tempo a tutti. Ma come? Siamo spiati e incasellati fin dalla nascita: arriva prima il codice fiscale dell’anagrafe, prima il bollino del ministero delle Finanze del battesimo e state qui a chiedere se abbiamo il posto macchina coperto o no? Dicono: ma l’Istat è così preciso al millimetro che tu, pennivendola, non devi permetterti di contestare. L’Istituto sarebbe così scientifico grazie alla nostra collaborazione. Noi gli diciamo tutto e lui fa le somme, le divisioni, le moltiplicazioni e alla fine ci dice come siamo.
Bum. Intanto saranno felici Silvio Berlusconi e Massimo D’Alema: il loro sogno si è realizzato. La categoria è stata sterminata con la bomba atomica meccanografica. L’Istat nella sua immensa sapienza è stato così ganzo al punto di avere abolito senza esitazioni migliaia di giornalisti. Ci sono decine di mestieri, ma ho cercato inutilmente qualcosa di simile al mio. Ho inciampato ovviamente fra gli agronomi e gli attori. Di noi, tesserati e ordinati in senso regionale (la mia carta è quasi antica, a febbraio saranno trent’anni), non ci sono tracce nelle decine di paginette. Mitica precisione statistica: via. Siamo fuori dagli schemi, siamo su un altro pianeta (delle volte lo penso anche io, quando leggo i ritratti del presidente incaricato mi sembra di sognare, se tornasse Gesù credo lo descriverebbero meno santo di super Mario). Dunque, non ci sono. Non esiste il mio lavoro: eppure, qualcuno dovrebbe avvertire gli scienziati del census moderno che gli addetti alla comunicazione (altra voce inesistente) hanno oggi perfino corsi di laurea in ogni città e capoluogo. Non essendoci, mi prendo qualche libertà. Posso criticare liberamente questo atto di fede e di sottomissione che vorrebbe incasellarci e che per farlo ci chiede di essere sinceri fino al masochismo: dovremmo confessare anche il motorino non rottamato, il portico non condonato, il cesso in garage?
Molti anni fa, intervistando un presidente di un ente previdenziale, alla fine lui volle mostrarmi cosa usciva dal cervellone (faceva molto James Bond, lo schermo era cinematografico) cliccando il mio nome. Rimasi pietrificata: c’era tutto, ma tutto quello che avevo fatto nella vita usando il codice fiscale. Dalla quota minima della macchina di mio nonno, ereditata in successione, alle assunzioni di baby sitter ormai dimenticate, dalle utenze di case in affitto mollate da decenni alle carte di credito e ai conti correnti. Capii che – volendo – chiunque può sapere veramente vita, morte e miracoli degli italiani. Altro che censimento. Basta un piccolo terminale e il catasto racconta esattamente metri quadri e categorie dei nostri immobili. Qualcuno informi l’Istat. Io, non esistendo, non posso farlo.
Bum. Intanto saranno felici Silvio Berlusconi e Massimo D’Alema: il loro sogno si è realizzato. La categoria è stata sterminata con la bomba atomica meccanografica. L’Istat nella sua immensa sapienza è stato così ganzo al punto di avere abolito senza esitazioni migliaia di giornalisti. Ci sono decine di mestieri, ma ho cercato inutilmente qualcosa di simile al mio. Ho inciampato ovviamente fra gli agronomi e gli attori. Di noi, tesserati e ordinati in senso regionale (la mia carta è quasi antica, a febbraio saranno trent’anni), non ci sono tracce nelle decine di paginette. Mitica precisione statistica: via. Siamo fuori dagli schemi, siamo su un altro pianeta (delle volte lo penso anche io, quando leggo i ritratti del presidente incaricato mi sembra di sognare, se tornasse Gesù credo lo descriverebbero meno santo di super Mario). Dunque, non ci sono. Non esiste il mio lavoro: eppure, qualcuno dovrebbe avvertire gli scienziati del census moderno che gli addetti alla comunicazione (altra voce inesistente) hanno oggi perfino corsi di laurea in ogni città e capoluogo. Non essendoci, mi prendo qualche libertà. Posso criticare liberamente questo atto di fede e di sottomissione che vorrebbe incasellarci e che per farlo ci chiede di essere sinceri fino al masochismo: dovremmo confessare anche il motorino non rottamato, il portico non condonato, il cesso in garage?
Molti anni fa, intervistando un presidente di un ente previdenziale, alla fine lui volle mostrarmi cosa usciva dal cervellone (faceva molto James Bond, lo schermo era cinematografico) cliccando il mio nome. Rimasi pietrificata: c’era tutto, ma tutto quello che avevo fatto nella vita usando il codice fiscale. Dalla quota minima della macchina di mio nonno, ereditata in successione, alle assunzioni di baby sitter ormai dimenticate, dalle utenze di case in affitto mollate da decenni alle carte di credito e ai conti correnti. Capii che – volendo – chiunque può sapere veramente vita, morte e miracoli degli italiani. Altro che censimento. Basta un piccolo terminale e il catasto racconta esattamente metri quadri e categorie dei nostri immobili. Qualcuno informi l’Istat. Io, non esistendo, non posso farlo.
mercoledì 2 novembre 2011
Terza guerra mondiale: la Grecia è fallita
Terza guerra mondiale: la Grecia è fallita
E quando un soggetto non paga i propri debiti, c’è poco da fare giri di parole: é fallito.
Ancora una volta la verità è piuttosto semplice: i titoli greci oggi valgono zero.
Così i soldi dei cittadini europei, che gli Stati verseranno nelle casse dell’EFSF (nel frattempo rimpinguate fino a 1000 miliardi di Euro) serviranno a coprire le perdite che le banche hanno subìto accettando il taglio dei crediti verso la Grecia.
EFSF: si scrive “fondo salva stati”, si legge “fondo salva banche”. I cittadini? Ma chi se ne frega?
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
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