giovedì 10 febbraio 2011

Egitto 16esimo giorno di assedio, attacco al Parlamento ed al Ministero dell’Interno

 IL CAIRO – Una moltitudine di gente che appare infinita ha attaccato stanotte il Parlamento ed i palazzi del Ministero dell’Interno egiziano.
 Nel 16esimo giorno di proteste contro il regime Mubarak, ancora sangue scorre in questa terra. 
Ririferiamo la notizia che alcuni minuti fa da via Ramses, la gente si sta muovendo attaccando anche con armi, sassi e bastoni verso la sede del Parlamento, vuole ed esige il proscioglimento del Parlamento stesso, oltre naturalmente alle immediate dimissioni di Mubarak.
Intanto un gruppo di parlamentari avrebbe deciso di organizzare una marcia simbolica in direzione della residenza dello stesso Mubarak.
Il vice-presidente Omar Suleiman ha annunciato che sarebbe pronto un piano per la transizione di potere pacifica, ma a quanto pare l’idea non ha convinto i manifestanti, ma Suleiman ha fatto raddoppiare i carri armati in città si prevede una escalescion.
Secondo gli esperti, gli egiziani vogliono un cambio di regime e non soltanto il cambio del capo di governo, anche a costo di un colpo di stato.

martedì 8 febbraio 2011

IL FINTO DOPPIO PETTO DELL'ISLAMISMO E LA MALEDIZIONE DEL FARAONE

Solo oggi siamo riusciti ad entrare nel museo egizio de il Cairo.
Il Grande Faraone d'Egitto è una delle vittime più eccellenti di questa gravissima crisi egiziana trampolino di lancio di una grande rivoluzione sociale del Nord-Africa di stampo Islamica, che ha ormai travolto la presidenza Mubarak.
La mummia del faraone che vedete nella foto, era custodita nel Museo del Cairo, è stata semidistrutta durante l'ultimo violento tumulto all’interno della struttura, con la sua distruzione se ne va la cultura, la storia, si cancella la memoria di un popolo per far spazio ad un islamismo senza scrupoli ... ma in doppio petto , che ti accoglie nei suoi alberghi (finti), che ti offre cene nel deserto (finte) e solo per incassare ti farà passeggiare in un prossimo grande Museo visitando la sala dei "Giornalisti infedeli".

lunedì 7 febbraio 2011

EGITTO. CONTINUA LA CACCIA AI GIORNALISTI. LE FOTO SHOCK. IN ESCLUSIVA PER UNMONDODITALIANI

http://www.unmondoditaliani.com/egitto-continua-la-caccia-ai-giornalisti-le-foto-shock-in-esclusiva-per-unmondoditaliani.htm

Jagd, wir Journalisten VERHAFTET und dann werden CRUSHED lebendig Dank dieser 400 EURO

Unter denen verhaftet heute morgen über uns fünf (später veröffentlicht nur 400 Euro, leben lohnt sich nicht alles hier), gibt es der Human Rights Watch (Hrw) Daniel Williams (Ehemann der Journalist Lucia Annunziata), ein französischer Angestellter von Amnesty International und ein Dutzend Anwälte ägyptischen Human rights Aktivisten.
Eine echte Jagd für Reporter, Foto-Journalisten, Kameraleute und ägyptische und ausländische Hilfe Arbeitnehmer wurde vor einiger Zeit, aber heute in Kairo und Alexandria am Nationalsport, die Milizen der Mubarak mit der klaren Absicht, um zu verhindern, dass die Medienberichterstattung über die Angriffe, die von ihren Kollegen gegen Demonstranten Anti-Mubarak brachte gestartet. Gewalttätige Banden haben mehrere Hotels in der Nähe von Piazza Tahrir suchen stürmten für Journalisten. Bisher über uns fünf, Sie erlernt drohte das Schlagen von zwei türkischen Journalisten, zwei Teams von Cnn und Reuters niederländischen Journalisten angegriffen, mit Messern und Waffen zu den Tempeln. Aber auch die Festnahme des Sitzes in Kairo durch die Washington Post und seine Fotograf und Dolmetscher, eine Truppe des polnischen Fernsehens Tvp gestoppt von Polizei, sechs Besatzung der französischen tv Tf1 und France 24. Gestern war eine kanadische Team durch das Militär durch lynchen gespeichert. Gestern, aber es war heute gelernt, ein griechisch-Reporter wurde in das Bein und eine gebuchte erstochen der dänischen tv Tv2 angegriffen und gebunden an einer Stange und geschlagen von Demonstranten mit Plakaten, Mubarak verherrlichen. Zwei türkische Journalisten waren die ersten und der zweiten Strattonato stampfte und belästigt und Scippato der gesamten Ausrüstung. Einige niederländischen Journalisten haben berichtet, dass Sie umgeben waren und von Demonstranten prowestlichen Regime bedroht. Ein Schwede erstochen wurde. Und noch: fünf Journalisten TV Al Jazira wurden verhaftet, heute und in den Abend, die ihre Ziele auf Piazza Tahrir wurden wieder verdeckt. Eine spanische Besatzung behauptete, angegriffen und alles beraubt wurden. Die Studie der österreichischen öffentlichen tv-Produktion wurde von einem Squadraccia von zehn outlandish angegriffen ', durch eine Intervention des Militärs nach einer anstrengenden Verteidigung des Personals mit Stöcken und Feuerlöscher abgelehnt. Ein Korrespondent der österreichischen Zeitung Kurier es erzählt, dass es gestohlen wurde, sogar einen Reisepass. Strafende Razzien und Einschüchterung wurden von der gleichen Bands der Loyalisten auch gegen die Büros der Opposition Zeitung in Kairo und Alexandria. Und zwei von den großen Hotels in der Nähe von Tahrir Quadrat, Ramses Hilton und Conrad, wer uns Journalisten und Fotografen, Kameraleute hosten, haben mit Steinigungen und werfen Molotow-Cocktails von den Anhängern der Präsident Mubarak gezielt worden. Dieses während seines Stellvertreters, General Omar Suleiman, gewährt ein Interview, das ägyptischer Zustand Fernsehapparat, selbst deklarieren, 'traurig für Delikte, dass manche Sender-Ländern Brüder Sat haben (Araber) nach Ägypten Schädigung'. «Die ägyptische Regierung beschäftigt eine Strategie zu beseitigen Zeugen seiner Handlungen, ' antwortete sie Mohammed Abdel Dayem, verantwortlich für den Nahen Osten und Nordafrika des Ausschusses zum Schutz von Journalisten, mit Sitz in New York. Der Wunsch, die Medien durch das ägyptische Regime zu verschleiern hat sogar humanitären Helfer nicht verschont: mindestens 15 Aktivisten der Menschenrechte entnommen wurden Weg heute Morgen die Hisham Mubarak Law Centre in Kairo von ' Member of the Force of Intelligence Mukhabarat».

CACCIA AI REPORTER, NOI ARRESTATI E PESTATI PER POI ESSER VIVI GRAZIE A QUEI 400 EURO





Tra gli arrestati di stamattina oltre noi cinque (poi liberati per soli 400 euro, la vita non vale più nulla qui), ci sono l'inviato di Human Rights Watch di (Hrw) Daniel Williams (marito della giornalista Lucia Annunziata), un dipendente francese di Amnesty International e una dozzina di avvocati egiziani militanti per i diritti umani.
Una vera e propria caccia ai cronisti, foto-giornalisti, cameraman e operatori umanitari egiziani e stranieri è stata lanciata da tempo , ma oggi al Cairo e ad Alessandria il via allo sport nazionale, le milizie del regime di Mubarak con l'evidente intenzione di impedire la copertura mediatica delle aggressioni portate dai loro colleghi contro i manifestanti anti-Mubarak. Bande di violenti hanno preso d'assalto diversi alberghi nei pressi di piazza Tahrir alla ricerca di giornalisti. Fino ad ora olte a noi cinque, si è appreso del pestaggio di due giornalisti turchi, di due squadre della Cnn e della Reuters aggredite, di giornalisti olandesi minacciati, con coltelli e pistole alle tempie. Ma anche dell'arresto della capo dell'ufficio del Cairo del Washington Post e del suo fotografo e di un interprete, di una troupe della tv polacca Tvp fermati dalla polizia, di sei  troupe delle tv francesi Tf1 e France 24. Ieri una squadra canadese era stata salvata dal linciaggio dai militari. Sempre ieri, ma lo si è appreso oggi, un cronista greco stato pugnalato alla gamba e un inviato della tv danese Tv2 attaccato e legato ad un palo e picchiato da manifestanti con cartelli inneggianti a Mubarak. Due giornalisti turchi sono stati il primo pestato e il secondo strattonato e molestato e scippato di tutto l'equipaggiamento. Alcuni giornalisti olandesi hanno denunciato di essere stati circondati e minacciati da manifestanti filo-regime. Uno svedese è stato pugnalato. E ancora: cinque giornalisti della tv Al Jazira sono stati oggi arrestati e in serata i loro obiettivi su piazza Tahrir sono stati di nuovo oscurati. Una troupe televisiva spagnola ha denunciato di essere stata aggredita e derubata di tutto. Lo studio di produzione della tv pubblica austriaca è stato attaccato da «una squadraccia di dieci picchiatori», respinti poi da un intervento dei militari dopo una strenua difesa del personale con bastoni ed estintori. Una corrispondente del giornale austriaco Kurier racconta dal canto suo di essere stata derubata, anche del passaporto. Raid punitivi e intimidatori sono stati compiuti dalle stesse bande di lealisti anche contro le sedi dei giornali di opposizione al Cairo e ad Alessandria. E due dei grandi alberghi in prossimità di piazza Tahrir, l'Hilton Ramses e il Conrad, che ospitano noi giornalisti, cameramen e fotografi, sono stati presi di mira con sassaiole e lanci di bombe molotov da sostenitori del presidente Mubarak. Questo mentre il suo vice, il generale Omar Suleiman, rilasciava un'intervista alla tv di Stato egiziana, dichiarandosi «rattristato per le offese che alcune emittenti satellitari di Paesi fratelli (arabi) hanno arrecato all'Egitto». «Il governo egiziano sta impiegando una strategia per eliminare testimoni delle sue azioni», ha replicato Mohammed Abdel Dayem, responsabile per il Medio Oriente e il Nord Africa del Comitato per la protezione dei giornalisti che ha il suo quartier generale a New York. La volontà di oscurare i mezzi d'informazione da parte del regime egiziano non ha risparmiato nemmeno gli operatori umanitari: almeno quindici attivisti dei diritti umani sono stati portati via stamani dall'Hisham Mubarak Law Centre del Cairo da «membri della forza di intelligence Mukhabarat».

sabato 5 febbraio 2011

EGITTO, VIOLENZE CONTRO LE DONNE, CITTADINE AMERICANE E RUSSE. ARRIVA OBAMA E L’AGENZIA RUSSA.

http://www.unmondoditaliani.com/egitto-violenze-contro-le-donne-cittadine-americane-e-russe-arriva-obama-e-lagenzia-russa-esclusiva-unmondoditaliani.htm

IL CAIRO. PRIMO ATTO DI TERRORISMO, SALTA UN OLEODOTTO NEL SINAI, MA LE NOTIZIE SONO FILTRATE.

http://www.unmondoditaliani.com/il-cairo-primo-atto-di-terrorismo-salta-un-oleodotto-nel-sinai-ma-le-notizie-sono-filtrate-dal-nostro-inviato.htm

IL CAIRO, ORE DI TREPIDAZIONE PER GLI ITALIANI. IL RACCONTO TERRIBILE DEL GIORNALISTA INVIATO SPECIALE, MICHEL UPMANN

http://www.unmondoditaliani.com/il-cairo-ore-di-trepidazione-per-gli-italiani-il-racconto-terribile-del-giornalista-inviato-speciale-michel-upmann.htm

PER GLI ITALIANI IN VACANZA IN EGITTO, DOPO IL DANNO LA BEFFA

FUGA DALL'EGITTO - TRA CARRI ARMATI CHE PATTUGLIANO LE STRADE E GLI SCIACALLI CHE SACCHEGGIANO, SCAPPANO TRA GLI STRANIERI ALLA FINE ANCHE GLI ITALIANI (SEMPRE IN RITARDO) -
DOPO IL CAIRO, I DISORDINI SONO ARRIVATI A HURGADA NEL MAR ROSSO, E ANCHE SHARM VIENE ABBANDONATA - MENTRE GLI ALTRI PAESI ORDINANO L’EVACUAZIONE DEI PROPRI CITTADINI, LA FARNESINA HA TENTENNATO UN Pò MA POI SI E' DECISA: CHIUSO IL CONSOLATO DI ALESSANDRIA, OGGI ARRIVA UNA NAVE CIVILE PER RIPORTARE GLI ITALIANI A VENEZIA, E COSA PIU' IMPENSABILE CHE MAI... PER SOLI 400 EURO. DOPO IL DANNO LA BEFFA.

PRIMO ATTO DI TERRORISMO: SALTA UN OLEODOTTO NEL SINAI

Un'attentato terroristico (perchè di questo che si è trattato) ha fatto esplodere un oleodotto nel nord del Sinai in Egitto (Sabato ndr) , tv Al Arabiya, citando fonti non identificate.
L'esplosione della linea, che le forniture di gas a Israele, Giordania e altri Stati, si è verificato il stamattina vicino alla città egiziana di El Arish, vicino al confine con Israele. L'incendio scoppiato dopo l'esplosione è stata talmente forte che un paio di distributori di benzina a circa 3km sono saltati in aria.
Le autorità egiziane in precedenza attribuito l'esplosione a sabotatori.
Il governatore della provincia ha confermato che l'Esercito ha fermato il flusso di gas della linea in seguito all'esplosione.
Al Jazeera ( oramai ridotta allo sbando, visto che è stato arrestato anche il direttore della redazione de Il cairo) riporta in precedentemente l'esplosione che ha colpito le forniture di gas verso la Giordania, non Israele, una telefonata dei Fratelli Mussulmani, che altri fonti immediatamente non hanno confermato per non alzare un polverone e spostare i tumulti nella direzione religiosa.
La radio israeliana ha detto il gas è continuato ad esser erogato a corrente continua verso Israele, nonostante la forte l'esplosione.
L'opposizione egiziana in precedenza è stata chiamata a chiudere le forniture di gas ad Israele citando una minaccia alla sicurezza da parte dell'intelligence Egiziana. Israele ha espresso preoccupazione che la chiusura potrebbe portare gravi danni.
IL CAIRO, 5 febbraio